Le Acli in Vaticano all’incontro dei sindacati di tutto il mondo

Si è aperto oggi in Vaticano l’incontro “Dalla Populorum progressio alla Laudato si’. Il lavoro e il movimento dei lavoratori al centro dello sviluppo umano integrale, sostenibile e solidale” organizzato dal dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale con oltre 200 organizzazioni sindacali di 40 paesi.
Per l’Italia, oltre i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil,  le associazioni di lavoratori presenti sono le Acli e Mcl. Un riconoscimento importante al lavoro della nostra associazione.
“Perché il mondo del lavoro continua a essere la chiave dello sviluppo nel mondo globale?” è la domanda dalla quale parte l’incontro, che si inserisce nelle celebrazioni per i 50 anni dell’enciclica Populorum Progressio di papa Paolo VI.
L’obiettivo dell’incontro è  da un lato conoscere la realtà del mondo del lavoro e le sfide del movimento dei lavoratori di fronte alla globalizzazione, dall’altro generare spazi di incontro e riflessione tra le organizzazioni sindacali delle diverse regioni del mondo.
La prima giornata si è aperta con i saluti del cardinale ghanese Peter Appiah Turkson, responsabile del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, che ha ricordato: “ Il lavoro decente e degno è quello che rispetta la dignità degli esseri umani, è un lavoro in condizioni di sicurezza con uno stipendio degno, che permetta al lavoratore e alla sua famiglia l’accesso alla salute. La dignità sul lavoro deve essere al centro della nostra società, deve essere l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile”.
Guy Ryder, direttore generale dell’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro, ha sottolineato che “il lavoro è essenziale per lo sviluppo e che è necessario che esso sia il soggetto, più che l’oggetto della vita lavorativa di una persona”.
Ma “lo sviluppo deve essere non solo umano ed economico, ma sociale e ambientale, dunque sostenibile e inclusivo” e in questo sviluppo “I movimenti dei lavoratori hanno un ruolo chiave nel mondo attuale: combattere l’ingiustizia sociale per tutti”.
I lavori si chiuderanno domani con l\’incontro con papa Francesco.