Acli Mantovane: “Solidarietà in rete” per recupero alimenti e rispetto dell’ambiente

Da diversi  anni le Acli Mantovane hanno dimostrato una spiccata sensibilità sul tema del recupero di alimenti invenduti e prossimi alla scadenza.

Ancor prima della legge del ministro Gadda del 2016, le Acli iniziano ad occuparsi di recupero di alimenti sotto il regime della legge del “buon samaritano” (l. 155/2003) e nasce il progetto “Solidarietà in rete” che, oltre a coinvolgere grande distribuzione, aziende del settore alimentare ed enti assistenziali, per il recupero di cibo invenduto ma di ottima qualità, abbraccia anche la formazione nelle scuole, con l’obiettivo di educare gli studenti ad un regime alimentare corretto nonché alla lotta allo spreco alimentare. “Solidarietà in rete”, finanziato dalla Regione Lombardia, è realizzato con il partenariato di Caritas e in collaborazione con le associazioni Gli Sherpa Onlus e San Lorenzo Onlus.

Attualmente, tra gli enti pubblici maggiormente coinvolti troviamo il Comune di Curtatone, i cui Servizi Sociali sono stati di fondamentale importanza nella gestione del flusso degli alimenti prossimi alla scadenza, o derivanti da eccedenze alimentari, da destinare alle persone meno abbienti. Protagonisti delle donazioni settimanali sono il supermercato Il Gigante e Conad di Levata di Curtatone, i quali cedono gratuitamente prodotti alimentari, dallo yogurt ai salumi, ad associazioni della rete, come San Lorenzo Onlus e Avc Curtatone. Queste ultime hanno il compito di ridistribuire tali prodotti a famiglie e individui che versano in situazioni di difficoltà economica. La rete comprende anche il Comune di Castelgoffredo, territorio in cui il Circolo Acli Il Gelso, molto attivo sul fronte del sociale, recupera generi alimentari dal supermercato Conad. Nel territorio della città di Mantova è attiva la collaborazione di recupero di pasti dall’azienda CIR, devoluti al Villaggio SOS e il recupero di prodotti da forno dal panificio Carra, consegnati quotidianamente all’associazione Amici di S. Francesco che li distribuisce a persone in stato di indigenza.

L’obiettivo attuale – spiega Alessandro Agrì delle Acli di Mantova – è quello di proseguire e implementare la raccolta e distribuzione di prodotti alimentari a fini solidaristici; sostenere l’assistenza e favorire il processo di inclusione sociale di soggetti in condizione di marginalità; contribuire alla riduzione delle emissioni di gas degli scarti; creare un modello per un sistema di gestione integrata dei rifiuti eliminando la frazione di rifiuti organici e proseguire il percorso formativo nelle scuole sui temi del consumo consapevole, contrasto allo spreco, sul valore del “dono” nonché sulla sana alimentazione. A fronte di 9.636 kg e 12.689 pezzi donati nel 2013 – continua Agrì – primo anno d’avvio del progetto,  nel 2017 si è registrato un incremento, arrivando a 12.475 kg e 15.406 pezzi. Tutti traggono un beneficio da questo sistema: le aziende godono di sgravi fiscali previste dalla legge buon samaritano (riduzione tassa sui rifiuti ed esenzione Iva per prodotti donati), lo smaltimento dei rifiuti diminuisce e, di conseguenza, l’inquinamento si abbassa in una prospettiva, dunque, di tutela ambientale”.

Lo scorso maggio le Acli Mantovane hanno siglato con Comune di Mantova, associazione Il Faro e CSV Lombardia Sud, un “Protocollo d’intesa per l’implementazione di un coordinamento territoriale sul tema dell’aiuto alimentare nel Comune di Mantova”, con l’obiettivo di migliorare e rafforzare i rapporti tra enti e associazioni sul tema del recupero degli alimenti.

Tanti i progetti in cantiere per l’autunno 2018, per continuare a lavorare sul triplice binario degli aiuti alimentari, riduzione ai minimi termini degli sprechi e rispetto dell’ambiente.