Due Giugno, le ACLI: la nostra patria si chiama Costituzione

Le vicende dell\’attualita\’ politica delle ultime settimane che hanno portato alla formazione del nuovo governo e l\’alto senso dello Stato e delle Istituzioni consolidano – nella lieta ricorrenza della festa della Repubblica – il nostro convincimento della centralita\’ giuridica, valoriale e sociale della Carta Fondamentale.

E’ attraverso questa Carta  che l’Italia ha potuto fondarsi sul lavoro, la libertà e l’eguaglianza di ogni persona garantendo i diritti e i doveri di solidarietà sia dei singoli sia delle formazioni sociali.

Il nostro Paese  è ricco di risorse e di questioni sulle quali occorre continuare a pensare ed agire: il lavoro e lo sviluppo economico; il welfare, l’accoglienza e l’inclusione; la formazione, la scuola e la cultura. C’è una Costituzione sostanziale da continuare a tradurre in opere concrete. A tal fine siamo quotidianamente impegnati e ringraziamo tutti i cittadini che insieme a noi collaborano per costruire la Repubblica sempre più giusta. Per essa i padri costituenti, usciti dalla tragedia della seconda guerra mondiale e dall\’esperienza nefasta e orribile del nazifascismo, profusero energia, intelletto, passione fino a realizzare una carta che oggi e\’ modello ed esempio per tutte le democrazie del mondo.

 

W il 2 giugno. W l\’Italia.