Lunedì 28 novembre 2016

La Parola del giorno: Is 4,2-6; Sal 121; Mt 8,5-11

IL SANTO DEL GIORNO  

San Giacomo della Marca, religioso e sacerdote Nato a Monteprandone (Ascoli Piceno) nel 1393, fu discepolo di San Bernardino da Siena, dal quale ricevette a ventidue anni il saio francescano. Come il maestro, anch’egli si diede alla predicazione, in Italia, in Polonia, in Boemia, in Bosnia e in Ungheria dove si recò per ordine del Papa. Oratore ardente, si scagliò soprattutto contro i vizi dell’avarizia e dell’usura. Proprio per combattere quest’ultima, San Giacomo ideò i Monti di Pietà, dove i poveri potevano impegnare le proprie cose ad un interesse minimo invece che all’esoso tasso preteso dai privati usurai. Morì a Napoli nel 1476.

LETTURE

Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia pace!”. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Dal Salmo 121 

Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: “Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente”. Gli disse: “Verrò e lo guarirò”. Ma il centurione rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa”. Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: “In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!“. Matteo 8, 5-10

“Dov’è la casa di Dio?” domandò un rabbino a degli uomini istruiti. Essi lo canzonarono: “Che domanda stupida! La terra intera è piena della sua gloria e tu domandi dove sia la sua casa?”. Il rabbino rifletté e rispose da sé alla domanda: “Dio abita là dove l’essere umano lo lascia entrare”. Racconto chassidico  

BENEDIZIONE DELLA MENSA  

Signore del mondo e di tutto quello che hai creato, ti ringraziamo per il pane di questo giorno e per fratelli che ci metti accanto. Insegnaci a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca e aiutaci a crescere nella stima reciproca e nella lode a Te, Dio, che regni nei secoli eterni. Amen.

 

Leggi libretto: Verso il Natale. La veglia e l’attesa