Nuove preoccupazioni sul fronte rifugiati e richiedenti asilo

A seguire il comunicato stampa del Tavolo Nazionale Asilo, di cui le Acli fanno parte, che riassume le preoccupazioni, le richieste e gli impegni emersi durante l’incontro del 27 gennaio con il sottosegretario all’Interno, Manzione, circa la difficile situazione che rifugiati e richiedenti asilo stanno attualmente vivendo in Europa.

I rappresentanti delle organizzazioni sociali che fanno parte del Tavolo Nazionale Asilo hanno incontrato ieri mattina il sottosegretario all’Interno Manzione per esprimere preoccupazione rispetto a quanto sta avvenendo in Europa nei confronti di rifugiati e richiedenti asilo. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, preoccupano le posizioni espresse dal ministro Alfano nel vertice di Amsterdam sulla gestione di chi arriva alla nostra frontiera in cerca di protezione.

Hanno inoltre sottolineato la necessità di rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente in tema di accesso al diritto di asilo, mentre sappiamo che anche in queste ore le persone che arrivano ricevono provvedimenti di respingimento e vengono abbandonati per strada in diverse città della Sicilia.

Il sottosegretario Manzione ha detto di condividere le preoccupazioni avanzate e ha dato notizia dell’avvio di un percorso di revisione della procedura asilo per rendere più efficiente il sistema, innanzitutto attraverso una riforma delle commissioni territoriali e delle procedure giudiziarie in caso di ricorso.

Il Tavolo Nazionale Asilo ha richiesto con forza di sollevare in sede europea la necessità di applicare la direttiva 55/2001 sulla protezione temporanea e gli strumenti che questa prevede, e di attivare con urgenza canali di accesso legali verso l’Europa.

Di quest’ultimo punto, il sottosegretario ha ribadito l’impraticabilità, a causa dell’opposizione degli altri governi europei.

Si è infine impegnato a valutare in tempi rapidi la richiesta delle associazioni di essere presenti nei luoghi di sbarco alla frontiera italiana, per fornire assistenza e informazioni ai profughi sui loro diritti, oltre che per evitare il determinarsi di situazioni conflittuali con le forze dell’ordine.

Roma, 27 gennaio 2016