Qualsiasi cosa vi dica, fatela

Dopo la festa del Battesimo di Gesù, che ha aperto il tempo ordinario dell’anno liturgico, la liturgia ci presenta il primo segno con cui, secondo l’evangelista Giovanni, Gesù inaugura la propria vita pubblica e la predicazione del regno di Dio. Sono le nozze di Cana. Giovanni sottolinea, in questo racconto, il ruolo di Maria nella vita di Gesù. Cana si trovava vicino a Nazaret ed era usuale invitare a una matrimonio persone dei villaggi vicini; inoltre Gesù aveva già acquistato una certa fama con il suo fare discepoli e quindi era anche un onore averlo tra i commensali.

Maria, da buona madre, nota la mancanza di vino. Forse troppi invitati, oppure pochi mezzi per comprare vino a sufficienza. In ogni caso manca il vino. Gesù, che conosce sua madre, sa che si è rivolto a lui perché ritiene che possa fare qualcosa. La risposta di Gesù è scostante: che vuoi da me? Perché interferisci in cose che non ti riguardano, ma riguardano solo me e il Padre? Noi infatti conosciamo quando sarà l’ora della manifestazione a Israele. Tuttavia Maria non si lascia impressionare da questa risposta e si rivolge ai servitori, invitandoli a fare quello che Gesù dirà loro. Ella ha fiducia che Gesù farà qualcosa, non sa cosa, tuttavia è fiduciosa in Gesù.

Gesù si lascia così convincere da sua madre a cambiare il suo volere, fatto rarissimo nei vangeli (vedi la donna sirofenicia in Mc 7,24-30), e dà dunque questa semplice istruzione che meraviglierà tutti: prendere dell’acqua e portarla al direttore del banchetto. L’acqua è ciò che disseta, figura del fatto che il desiderio di vita dell’uomo viene soddisfatto dal Signore (Sal 42,3; Sal 63,2). Il vino è ciò che allieta il cuore dell’uomo (Sal 104,15), cioè il luogo dove dimora il desiderio di vita. Dunque tramutare acqua in vino vuol dire presentare, sotto due forme diverse, la medesima realtà: Dio porta a compimento il desiderio di vita dell’uomo. Il vino migliore alla fine indica che ciò che il Signore porta a compimento è migliore e più abbondante di quello che l’uomo riesce a fare con le proprie mani.

Così Gesù manifesta la sua gloria, in quanto capace di dare vita all’uomo, e i suoi discepoli credono in questo suo potere di dare la vita. E’ l’inizio della missione di Gesù, che però racchiude tutta la sua vita fino alla morte in croce, dove l’evangelista Giovanni dice che si manifesta la gloria di Gesù, e alla resurrezione, quando riceve dal Padre la vita che ha donato a noi.

Gesù si trasferisce a Cafarnao, sulle sponde del lago di Tiberiade, dove aveva scelto i suoi primi discepoli. Poi andrà a Gerusalemme per la Pasqua (Gv 2,13) per indicare la sua strada di profeta che morirà a Gerusalemme per vincere la morte e annunciare la vita eterna.

17 gennaio 2016 – II Domenica Tempo Ordinario – Anno C

Giovanni 2,1-11

In quel tempo, 1 vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno vino. 4 E Gesù le rispose: Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora. 5 Sua madre disse ai servitori: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. 6 Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7 E Gesù disse loro: Riempite d’acqua le anfore; e le riempirono fino all’orlo. 8 Disse loro di nuovo: Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto. Ed essi gliene portarono. 9 Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10 e gli disse: Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora. 11 Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. 12 Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.

 

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