Sabato 17 dicembre 2016

Parola del giorno: Gen 49,2.8-10; Sal 71; Mt 1,11-17

IL SANTO DEL GIORNO

San Giovanni de Matha, sacerdote (1154 – 1213). Provenzale, docente di teologia a Parigi, a quarant’anni Giovanni de Matha lasciò la cattedra, per diventare sacerdote. Secondo la tradizione agiografica, durante la celebrazione della prima messa gli sarebbe apparso un angelo che gli avrebbe ispirato la fondazione di un ordine religioso destinato al riscatto degli schiavi cristiani in mano ai mori. Giovanni di Matha fondò dunque il nuovo e originale ordine unendo il culto della Trinità all’opera di liberazione della schiavitù. L’Ordine della Santissima Trinità e redenzione degli schiavi venne approvato da Papa Innocenzo III nel 1198. In seguito al Concilio Vaticano II, l’Ordine Trinitario ha iniziato un forte processo di rinnovamento aggiornandosi al mutare dei tempi nei confronti delle nuove forme di schiavitù quali prostituzione, alcolismo, tossicodipendenza e definendo la Santissima Trinità fonte inesauribile della Carità che si traduce nel servizio della redenzione e misericordia.

LETTURE

Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. Li riscatti dalla violenza e dal sopruso, sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. Dal Salmo 71

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, (…), Iesse generò il re Davide. (…) Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici. Matteo 1,1-2.6.16-17

Per ogni alba che schiarisce il cielo, per ogni uccello che si sveglia, io ti ringrazio, Signore. Per ogni mucca che si lascia mungere per regalarci il latte del mattino, io ti ringrazio (e la ringrazio), Signore. Per ogni netturbino che ci pulisce le strade, per ogni vigile che ci facilita il traffico, io ti ringrazio (e lo ringrazio), Signore. Per tutti quelli che vorrebbero pregarti e non sanno; e per quelli che saprebbero pregarti e non vogliono, in loro favore e al loro posto, io ti prego, Signore. Adriana Zarri

BENEDIZIONE DELLA MENSA

Ti ringraziamo, Signore, dispensatore di ogni bene, perché ci hai riuniti intorno a questa mensa. Fa’ che rinvigoriti nel corpo possiamo continuare con impegno in questa giornata a fare la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.   

Leggi il libretto: Verso il Natale. La veglia e l’attesa