San Basilide – Patrono degli agenti di custodia

Un santo per ogni lavoratore: le Acli inaugurano una nuova rubrica dedicata ai protettori delle categorie professionali. Un appuntamento, dettato dal calendario, con la vita di uomini straordinari. Uno spazio che vuole mettere al centro il lavoro, i lavoratori e, soprattutto, la fede popolare.

 

San Basilide – Patrono degli agenti di custodia

Durante la persecuzione di Settimio Severo (193-211) Basilide era un soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio; aveva assistito ad alcune lezioni di Origene, riportandone ammirazione e profonda simpatia per il cristianesimo e per i cristiani, ma non aveva ancora deciso di ricevere il battesimo.

Tra le persone che Basilide dovette accompagnare c’era anche la vergine Potamiena che si era rifiutata di abiurare il cristianesimo. Durante il tragitto la giovane fu offesa dalla folla ma il soldato la protesse.

Colpita dal comportamento di Basilide, Potamiena gli promise che avrebbe pregato per la sua salvezza. Dopo pochi giorni Basilide fu invitato a fare un giuramento davanti agli idoli, ma si rifiutò, dichiarandosi cristiano, finché non fu condotto davanti al giudice.

Così Basilide fu messo in carcere; a chi gli faceva visita in prigione, raccontava che tre giorni dopo il martirio, gli era apparsa una notte Potamiena, che gli aveva posto sulla testa una corona, dicendogli che aveva implorato per lui la grazia per la sua salvezza, che era stata esaudita e che quindi fra poco sarebbe venuta a prenderlo. Basilide fu battezzato nella stessa prigione e il giorno dopo venne decapitato (202 ca.).