Seminario Eza, Rossini: “La migrazione è la shoah contemporanea”

È in corso a Roma, presso la struttura Villa Maria, il Seminario internazionale EZA, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione.

L’incontro ha per tema “Una nuova politica della migrazione nell’Unione Europea” e nella prima giornata ha registrato numerosi contributi guidati dall’introduzione di Matteo Bracciali, responsabile Internazionale Acli.

Roberto Rossini, presidente nazionale Acli, è intervenuto parlando dell’immigrazione come il tema centrale della riflessione politica perché rappresenta il futuro reale dell’Europa. Rossini ha definito la situazione attuale come una Shoah contemporanea, dove i barconi hanno sostituito i vagoni dei treni della deportazione. «Quando tra 30 anni ci chiederanno “dove eravate?” – ha dichiarato Rossini – noi potremo dire che le Acli sono state dalla parte della difesa dell’essere umano, dalla parte della cultura dell’accoglienza». L’immigrazione, secondo il presidente, è una questione soprattutto culturale, prima che economica e bisogna essere consapevoli che “il passato prima o poi ritorna”.

La serata si è conclusa con la toccante testimonianza di Padre Mussie Zerai, fondatore e presidente di Habeshia, ong per l’integrazione degli immigrati provenienti dal Corno d’Africa, candidato al premio Nobel per la pace nel 2015. Le immagini, i dati e le storie di che ha raccontato, narrano la disperazione di chi è costretto ad affrontare i viaggi in mare, «persone che hanno la stessa nostra dignità, gli stessi nostri diritti, – ha ribadito padre Mussie – che rischiano la propria vita», smontando i vari luoghi comuni di chi vede il migrante come uno scocciatore. Complici del dramma, secondo Zerai, sono anche le imprese e le aziende che hanno investito in Africa, che per interessi tacciono sui diritti negati a quelle stesse persone che sono costrette a fuggire e a venire in Italia.

Oggi, durante la seconda giornata del seminario, il dibattito sarà incentrato sui processi di comunicazione della migrazione. A conclusione dei lavori, Fabio Meloni, responsabile del dipartimento Comunicazione delle Acli, parlerà di come la narrazione del fenomeno abbia, oggigiorno, una valenza sia etica, perché si tratta di persone in carne ed ossa, che sociale, perché la comunicazione soprattutto sul web diventa uno strumento politico e può influenzare i processi decisionali.

L’incontro terminerà domani, 27 gennaio, con l’intervento di Emma Bonino e la tavola rotonda dal tema “Linee programmatiche per il rilancio della politica europea dell’immigrazione” alla quale parteciperà anche Cecile Kyenge, della commissione Libertà civile, giustizia e affari interni.

 

Guarda l’intervento di Roberto Rossini

Guarda la testimonianza di Padre Mussie Zerai