Sabir, la cultura della solidarietà diventa festival

Tre giorni all’insegna della cultura mediterranea. Dopo Lampedusa nell’ottobre del 2014 e Pozzallo nel 2016, la terza edizione di Sabir si terrà a Siracusa dall’11 al 13 maggio. La città siciliana, tra l’altro, festeggia quest’anno i 2750 anni dalla sua fondazione. Il festival delle culture mediterranee è promosso da Arci, Acli e Caritas italiana con la collaborazione di Asgi, A buon diritto, Carta di Roma e Cgil. Parteciperanno le reti internazionali Migreurop, EuroMedRights, Forum civico europeo e Solidar.

La tre giorni, che verrà inaugurata l’11 giugno anche dal presidente delle Acli Roberto Rossini, prevede laboratori, mostre, incontri culturali, musica, dibattiti e spettacoli teatrali. Molti i temi in programma: tra questi i rapporti tra cooperazione internazionale e immigrazione nei paesi di origine e transito e il tema dei minori stranieri non accompagnati, particolarmente numerosi nei centri di accoglienza di Siracusa e provincia.

Non mancherà infine un approfondimento anche sul tema dei salvataggi in mare, dopo la campagna scatenata contro le ong che operano con le loro imbarcazioni al largo della Libia e i temi legati all’accoglienza.

“Quando abbiamo pensato al festival – ha detto Antonio Russo, responsabile Acli per l’immigrazione durante la conferenza stampa di presentazione – non pensavamo che ci saremo trovati al centro di un dibattito su chi salva le vite umane. Per questo dedichiamo questa edizione a chi salva le vite in mare, una dedica che nasce dalla gratidudine”.

In particolare, le Acli organizzano due focus: “La buona terra” si svolgerà l’11 maggio pomeriggio ed è centrato sul caporalato e sulle tutele dei lavoratori.

Il secondo appuntamento, “Vie legali di accesso al territorio: corridoi umanitari, reinsediamento, quote di accesso per lavoro e visti umanitari”, è in programma per il 12 maggio mattina. Interviene Mario Giro – vice ministro ministero Affari esteri.

Tra gli ospiti della rassegna anche il Sottosegretario al ministero dell’Interno, Domenico Manzione, Moni Ovadia, Maria Arena (europarlamentare S&D), Gianna Fracassi (Cgil), Matteo Biffoni (responsabile Anci all’Immigrazione), Daniela di Capua (direttrice del servizio Sprar) e molti esponenti dell’associazionismo italiano.

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