“Vivere sostenibile”, a Verona il convegno per la lotta allo spreco

Si terrà sabato 17 giugno, presso l’Istituto Campostrini di Verona, il convegno “Vivere Sostenibile. Fare di più sprecando di meno”.

L’evento, organizzato dalle Acli di Verona e finanziato con le risorse del 5×1000 del 2014, è una tappa di un progetto denominato R.e.b.u.s. che ha come fine quello di recuperare eccedenze (principalmente alimentari ma non solo) da destinare a famiglie indigenti.

A partire dalle 16.30, dopo l’introduzione del presidente provinciale delle Acli di Verona Italo Sandrini, interverranno i componenti della presidenza nazionale Acli, nonché del coordinamento del progetto R.e.b.u.s., Erica Mastrociani, Antonio Russo e Andrea Citron. A seguire, sono previste le relazioni dell’On Maria Chiara Gadda, e della prof.ssa Maura Franchi, dell’Università degli studi di Parma.

In mattinata, prima dell’inizio del dibattito moderato dal presidente del Patronato Acli di Verona Roberto Covallero, si terrà un workshop con i territori.

Il progetto R.e.b.u.s. nasce da una sfida che, negli anni, ha messo in campo le forze dell’associazionismo per creare una rete locale di solidarietà, lavorando attraverso un “approccio ecologico integrato”, citando le parole di papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’”.

Il convegno nasce dunque con l’obiettivo di promuovere una cittadinanza globale ispirata ad una cultura dell’economia dello sviluppo sostenibile e, appunto, della solidarietà, sensibilizzando la popolazione alle azioni contro la “cultura dello scarto” per contrastare la povertà. Un obiettivo in linea con l’impegno delle Acli negli ultimi anni, legato non solo alle azioni politiche orientate all’attuazione della legge sul reddito d’inclusione ma anche alle buone pratiche di contrasto allo spreco.

Sono 14, infatti, le sedi territoriali Acli impegnate nel recupero di generi alimentari, farmaci e abbigliamento e nella distribuzione di questo materiale a persone in stato di bisogno. Attività realizzate grazie al contributo del 5×1000 che hanno anche permesso la riduzione dell’impatto ambientale negativo, spesso prodotto da un carente sistema di smaltimento dei rifiuti.