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730 precompilato: Scuola elementare detraibile

Ho un figlio che dall’anno scorso ha iniziato a frequentare le scuole elementari. Mi sembra di aver capito che adesso siano detraibili anche le spese per questo tipo di scuola, o mi sbaglio?

E’ corretto, da quest’anno, a seguito della riforma renziana della “Buona Scuola”, sono detraibili anche le spese sostenute per la frequenza delle scuole elementari. Più in generale, è proprio tutta la struttura della detrazione sulle spese scolastiche e universitarie ad apparire sensibilmente trasformata rispetto alle regole in vigore fino allo scorso anno.

Fino al 2015 la detrazione del 19% era applicata uniformemente sullespese di istruzione “sostenute per la frequenza di corsi di istruzione secondaria di primo e secondo grado, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti pubblici o privati, italiani o stranieri”. In più vi era l’obbligo di equiparare il beneficio applicato agli studenti di scuole o atenei privati allo stesso applicato ai ragazzi degli istituti statali.

Da quest’anno, invece, la riforma della “Buona Scuola” ha introdotto una detrazione specifica pari al 19%, entro una spesa massima di 400 euro, sulle spese “sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione”, e ha mantenuto al tempo stesso lo sgravio del 19% sulle “spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti pubblici o privati, italiani o stranieri”.

Quindi, in sostanza, vi è una netta distinzione fra tutto ciò che viene prima l’università e l’università stessa. Resta comunque inteso che le spese sostenute nelle università private siano detraibili “in misura non superiore a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali”.

Per informazioni: www.caf.acli.it

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