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Doppio canone tv per coniugi non conviventi

Io e mia moglie risiediamo, per ragioni lavorative, in due abitazioni diverse, io a Milano e lei a Roma. È normale che ci stiano facendo pagare due canoni tv sulle rispettive bollette? Non era previsto il pagamento di un solo canone a nucleo? Potreste aiutarci a capire?

Il doppio canone Rai addebitato sulle rispettive bollette dei coniugi residenti in appartamenti diversi è perfettamente regolare. Ai fini del canone, infatti, le regole differiscono da quelle dell’Isee. Per quest’ultimo i coniugi, anche se non conviventi, fanno comunque parte di un unico nucleo familiare; per quanto riguarda invece il canone tv, il versamento è dovuto sì “una sola volta”, ma in base agli apparecchi detenuti nell’appartamento di residenza, quindi nel caso in cui i coniugi non siano conviventi viene a mancare automaticamente il presupposto dell’unità del nucleo.

Per l’esattezza la legge di Stabilità 2016, nell’introdurre l’addebito sulle utenze elettriche, ha disposto che “il canone di abbonamento è, in ogni caso, dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”.

Quindi la ratio della norma segue prima di tutto la detenzione della tv nel fabbricato adibito a residenza, cioè ad abitazione principale.

Secondo questa logica, allora, i due coniugi che siano residenti in appartamenti diversi non costituiscono un solo nucleo, come invece accadrebbe per la Dsu Isee, ma appunto perché risultano intestatari di due distinte utenze elettriche, che presuppongono l’esistenza di una tv nei rispettivi appartamenti, devono entrambi versare il canone addebitato.

Per informazioni: www.caf.acli.it

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