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“Lo sviluppo della comunità deve essere prima di tutto sociale”, a Bologna il quarto incontro del percorso Su la testa!

Su la testa

Il 16 e 17 ottobre a Bologna si è svolto il quarto incontro del percorso di quest’anno dedicato all’Amministrazione condivisa e, più in particolare, a strumenti come la co-progettazione e la co-programmazione, previste dalla riforma del Terzo settore, su come questi strumenti possano essere interpretati a favore del riscatto di una nuova politica pubblica partecipata che attivi la partecipazione dei contesti locali e dei cittadini e riporti al centro dello sviluppo la causa della libertà, della giustizia sociale e della pace, che è l’ideologia positiva alla base della nostra Costituzione.

A Bologna per due giorni i partecipanti (coordinati da Nicola Basile, esperto di politiche sociale e Giuseppe Imbrogno, delle Acli Lombardia, insieme a Paola Villa, Responsabile nazionale ACLI Animazione di Comunità e Azione Sociale, Vittorio Saraco e Giangi Santo della Cooperativa Educazione Progetto di Torino e a Stefano Tassinari) hanno sperimentato un laboratorio nel quale hanno recitato ruoli ispirati alla realtà del confronto tra enti locali, cooperative sociali o altri enti di Terzo settore e i cittadini, con momenti di simulazione nei quali hanno fatto i conti con le diverse fasi prima di una co-programmazione e poi di una co-progettazione.

“L’esperienza è servita a interpretare attivamente quanto approfondito negli incontri precedenti- afferma Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale ACLI e Responsabile Terzo settore –  anche sulle metodologie da apprendere, oltre a vivere criticità e conflittualità, come anche le potenzialità, proprie delle situazioni reali. Tra le potenzialità è emerso, in maniera netta,  quanto sia al tempo stesso complessa e determinante un’azione politica che vuol dire lavorare insieme alla comunità, e quindi non solo consultarla ma passare dalla convocazione al coinvolgimento concreto. Questo aspetto serve non a compensare i sempre più profondi tagli al welfare che ricadono sulla realtà locale ma, al contrario, a riscattarne il valore e con esso la prospettiva di uno sviluppo che, se non è innanzitutto sociale, non può essere realmente autentico, solido e sostenibile, specie in questi tempi tanto drammatici e inediti”.

Un grazie va all’ospitalità delle Acli di Bologna che hanno portato il loro saluto con la Presidente Chiara Pazzaglia e Filippo Diaco, già Presidente provinciale delle Acli e oggi Consigliere comunale locale, che ha raccontato l’esperienza di Bologna, una città all’avanguardia sull’Amministrazione condivisa

Il percorso prosegue:

Per iscriversi ai prossimi incontri si può contattare: segreteria@aclilombardia.it)

Per tutti i materiali si può consultare la sezione dedicata in questo sito

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