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Rossini: regionalismo cooperativo per costruire comunità solidali

Si è chiusa la tre giorni di Bologna delle Acli.
Tre giorni di dibattiti, confronti, esperienze: è questo il senso della Summer School delle Acli intitolata a Giorgio La Pira, giunta alla sua seconda edizione, che si è conclusa ieri a Bologna. La scuola ha affrontato quest’anno il tema della politica che si riforma dal basso e della comunicazione politica come strumento di dialogo e non solo di costruzione del consenso.

La tre giorni residenziale di formazione socio-politica rivolta agli amministratori pubblici provenienti da tutta Italia, è stata realizzata insieme alla Fondazione Achille Grandi e alle associazioni Argomenti 2000 e Amici della Fondazione Achille Grandi.

Alla scuola hanno partecipato circa 40 amministratori Acli che hanno trovato in questa esperienza un supporto ed un sostegno nel sentirsi meno soli nella loro attività istituzionale.

Tantissimi i relatori della tre giorni con focus mirati alla formazione: il primo giorno si è parlato di buone prassi di inclusione attiva; il secondo giorno si è discusso di ascolto e “consensus building”, mentre il terzo giorno ci si è focalizzati su strumenti e tecniche di comunicazione sui social network.

Soddisfatto il Presidente nazionale Roberto Rossini: “Le Acli ribadiscono il proprio impegno nel costruire una politica attenta all’amministrazione del bene comune – ha detto Rossini – e gli amministratori locali costituiscono una rete importante per diffondere i nostri valori attraverso le buone prassi”. Quindi, ha aggiunto: “Il regionalismo differenziato può essere una buona opportunità per costruire un’Italia di comunità solidali”.  “Vogliamo un regionalismo cooperativo – ha concluso Rossini.

 

 

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