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Welcoming Europe. Per un’Europa che accoglie. Firma anche tu la petizione!

Decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi. Sono questi i tre obiettivi dell‘Iniziativa dei cittadini europei (ICE) Welcoming Europe. Per un’Europa che accoglie, affinché non si debba mai più vedere errare per giorni attraverso il Mediterraneo donne, uomini e bambini in cerca di un porto sicuro dove attraccare ed essere accolti; e affinché all’Europa non sia mai più permesso di giocare a rimpiattino sulle responsabilità che ogni singolo Paese e l’Unione tutta hanno sulla questione umanitaria.

Nel dettaglio, i cittadini firmatari della petizione intendono supportare i rifugiati con programmi di sponsorship chiedendo alla Commissione Europea di offrire un sostegno diretto ai gruppi locali e/o alle associazioni della società civile che aiutano i rifugiati beneficiari di un visto d’ingresso. Inoltre, la cittadinanza europea, convinta che nessuno (né singoli, né associazioni) debba essere multato o chiamato in giudizio per aver offerto assistenza e rifugio a scopo umanitario, chiede che la Commissione fermi tutti quei governi che criminalizzano la solidarietà e i loro attori, volontari e ong. Infine, nella convinzione che ogni persona debba avere pieno accesso alla giustizia, i cittadini europei chiedono che la Commissione garantisca procedure, norme e misure idonee a tutelare le vittime di sfruttamento sul lavoro, quelle cadute nella trappola della criminalità organizzata e quanti hanno subito violazioni dei diritti umani mentre tentano di varcare i confini dell’Europa.

Servono un milione di firme in almeno 7 paesi membri, di cui 55mila solo in Italia. Nel nostro paese ne abbiamo raccolte, ad oggi, circa 37mila ed è rimasto pochissimo tempo a disposizione: L’ICE scade, infatti, a fine febbraio.

Se hai 18 anni e non hai ancora firmato, non perdere ulteriore tempo e clicca qui; se hai già firmato, diffondi la petizione e invita i tuoi parenti, amici e conoscenti a firmare.

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte alle ripetute scene di disumanità di cui siamo spettatori: diventiamo protagonisti del cambiamento!

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