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Alleanza contro la povertà, presentate in Senato le 8 proposte per aiutare le famiglie in difficoltà

alleanza contro la povertà

Otto proposte contro la povertà e a sostegno dei più fragili. Questa mattina in Senato l’Alleanza contro la povertà ha presentato un documento rivolto al Governo per far fronte al vuoto lasciato dalla sospensione del Reddito di Cittadinanza e allo stesso tempo ripensare nuovi interventi in vista della legge di bilancio.

Antonio Russo, vicepresidente nazionale delle Acli e portavoce dell’Alleanza che raggruppa 35 organizzazioni, ha sottolineato l’importanza di agire subito per non lasciare senza sussidi 160mila famiglie. “È in gioco la dignità delle persone, la tenuta del patto sociale che fa di un Paese una grande democrazia”.

Nel documento si chiede: l’introduzione di un reddito minimo universale e la reintroduzione della soglia reddituale di accesso differenziata per coloro che sono in locazione a 9.360 euro; l’allentamento del vincolo di residenza per gli stranieri, da 5 a 2 anni (+15mila famiglie beneficiarie per una spesa di circa 120 milioni annui); una modifica alla “scala di equivalenza” dell’Assegno di inclusione, proponendo che ogni maggiorenne senza carichi di cura (ora escluso) abbia invece un peso pari allo 0,25 e che contestualmente il tetto massimo della scala di equivalenza possa eventualmente essere innalzato. Inoltre, si domanda di tenere conto del peso dell’inflazione.

“In un decennio l’incidenza della povertà assoluta in Italia è cresciuto di quasi tre volte: nel 2013 erano poco più di 2 milioni i poveri assoluti, oggi sono 6 milioni. Ci sono un milione e trecentomila bambini sono stretti dalla morsa della indigenza”, ha continuato Russo. “Se questi sono i numeri, occorre un programma, il più possibile condiviso, di breve, medio e lungo termine”.

Le altre 4 proposte hanno l’obiettivo di sostenere l’occupazione attraverso la ridefinizione dell’offerta congrua; un miglioramento della cumulabilità reddito-lavoro; maggiori risorse umane e finanziarie ai Comuni, garantendo la volontarietà della partecipazione ai Puc (Progetti utili alla collettività) dei beneficiari dell’Assegno di inclusione.

“La politica non è l’unica leva sulla quale agire, ma ci ostiniamo a pensare che resta la più importante. È questo lo spirito con il quale continueremo ad animare un dibattito e un confronto che auspichiamo possa andare oltre questa iniziativa. Il tema della povertà deve tornare al centro della politica e delle politiche”, ha concluso Russo.

In allegato le otto proposte dell’Alleanza contro la povertà.

 

 

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