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“Contro il falso realismo della guerra”: le ACLI con Papa Leone XIV per una pace fondata sul diritto e sul dialogo

Le ACLI accolgono con favore il Messaggio di papa Leone XIV per la LIX Giornata della Pace, il primo del suo pontificato, che riprende fin dal titolo l’appello ad una pace “disarmata e disarmante” che il nuovo Pontefice lanciò fin dal suo primo discorso dalla loggia di San Pietro.

Il Papa ricorda che per essere uomini di pace occorre innanzitutto essere uomini di speranza, mentre oggi “non sono pochi a chiamare realistiche le narrazioni prive di speranza, cieche alla bellezza altrui, dimentiche della grazia di Dio che opera sempre nei cuori umani, per quanto feriti dal peccato.” : occorre quindi che i credenti, ed anche coloro che non si considerano tali, si impegnino contro questo falso realismo per promuovere la ragionevole speranza della pace.

Un altro falso realismo va superato, che è quello alla base della logica del riarmo, poiché “la forza dissuasiva della potenza, e, in particolare, la deterrenza nucleare, incarnano l’irrazionalità di un rapporto tra popoli basato non sul diritto, sulla giustizia e sulla fiducia, ma sulla paura e sul dominio della forza “.

Questo semmai, come ha detto giustamente nella conferenza stampa di presentazione del testo pontificio il prof. Tommaso Greco, è il tempo di “difendere il diritto internazionale, ricordando che la sua efficacia non passa prima di tutto dall’uso della forza, bensì dalla consapevole adesione degli Stati in un rapporto di reciproco e sempre rinnovato riconoscimento; cercare sempre e in ogni forma il dialogo, ricordando che esso va perseguito proprio là dove appare più difficile

Solo in questo modo sarà possibile andare oltre la logica della prevalenza del più forte, della ritorsione e della “terza guerra mondiale a pezzi”, secondo l’espressione di papa Francesco che Leone XIV riprende, che, senza togliere nulla alla giustizia (perché il diritto internazionale, oggi così pesantemente messo in causa, mira essenzialmente al mantenimento di rapporti giusti ed equi fra le Nazioni), cerchi metodi diversi dalla guerra per garantire i diritti di tutti.

Le ACLI, alla fine dell’esaltante esperienza della Carovana della Pace “Peace at work”, si mettono con decisione nel solco definito dal Messaggio del Papa, che fa sintesi del costante insegnamento della Chiesa sul tema della pace, cercando di essere parte delle “ società civili consapevoli, di forme di associazionismo responsabile, di esperienze di partecipazione non violenta, di pratiche di giustizia riparativa su piccola e su larga scala” che si oppongono al dominio dell’arbitrio e della violenza.

 

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