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Domenica 26 luglio 2020

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 1344-52) 

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».  

 

Se avete gli occhi per vedere… 

A cura di don Riccardo Donà, assistente spirituale delle Acli di Trieste

Attraverso due parabole il tesoro nascosto in un campo e la perla preziosa, Matteo oggi ci insegna a cercare ed entrare nel Regno di Dio.

Dopo aver trovato il tesoro tutte e due vendono tutto per possederlo, quel tesoro è Dio stesso che una volta conosciuto, sentito e sperimentato il suo amore non se ne può più fare a meno. 

Partendo dall’esperienza umana del tesoro nascosto e della perla preziosa, sappiamo che possedendo tali tesori, ricchezze, ci si illude che la nostra vita potrebbe cambiare per sempre, e quindi siamo disposti a tutto pur di possedere tali ricchezze. 

Così è di chi cerca Dio e il suo regno, è disposto a dare la sua stessa vita dopo averlo incontrato, naturalmente il nostro vero tesoro sono gli ultimi, coloro che il mondo non ritiene preziosi, gli affamati, gli assetati, i nudi, i carcerati, i fragili, i rifiutati e abbandonati. 

Sono loro le perle preziose del Regno, a tal proposito ricorderò oggi madre Teresa di Calcutta che avendo trovato la perla preziosa, Dio, vende tutto “esce dal convento delle suore di Loreto” e va in mezzo ai più derelitti li raccoglie dalle strade per dare loro una casa, il calore di un affetto. 

Così scriveva: Se avrete occhi per vedere, troverete Calcutta in tutto il mondo. Le strade di Calcutta conducono alla porta di ogni uomo. So che magari vorreste fare un viaggio a Calcutta, ma è più facile amare le persone lontane. Non è sempre facile amare le persone che ci vivono accanto. 

Madre Teresa ci insegna anche oggi che il tesoro non è lontano da noi, mangia accanto a noi, vive con noi, parla con noi, a noi amarlo cioè vendere tutto per possedere quel tesoro e così entrare nel suo Regno. 

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