Acli Germania: Nuovo Presidente e Industria 4.0 I risultati della due-giorni tedesca del 14 e 15 aprile a Stoccarda

Stoccarda, 16 aprile – Confermato Duilio Zanibellato Presidente Acli Germania, insieme con il nuovo Consiglio Nazionale.

“La sfida della nuova rivoluzione industriale cambia il nostro modo di interpretare la politica e la socialità. Cambiano anche le lotte dei lavoratori: come ci difendiamo dalle piattaforme? Come accompagniamo il lavoro che c’è? Le Acli all’estero sono per noi un laboratorio essenziale in cui servizi competenti e professionali, l’offerta di contatti e spazi confermano il nostro ruolo di consolato sociale”

L’elezione è avvenuta al termine di una due-giorni tedesca dedicata all’Industria 4.0: L’Europa del lavoro e della solidarietà nell’era dell’industria 4.0 organizzato a Stoccarda dal 14 al 15 aprile. Un convegno di prospettiva e consolidamento delle buone pratiche e dell’impegno della FAI – Federazione delle Acli Internazionali in Germania nei confronti dei lavoratori italiani emigrati in Germania. Per questo il Congresso Nazionale al quale parteciperanno, tra gli altri, il Presidente Nazionale delle Acli e della FAI Roberto Rossini, il Responsabile del Dipartimento Internazionale e Servizio Civile Acli Matteo Bracciali, il sociologo Norbert Kreuzkamp e Christian Gojowzcyz, responsabile della pastorale sociale del lavoro di Ludwigsburg sarà il momento centrale per le Acli tedesche.

La Germania, infatti, rimane ancora la prima scelta degli italiani, alla ricerca di nuove prospettive e opportunità professionali. Una scelta che comporta l’abbandono del proprio Paese, per uno nuovo che può offrire molto anche dal punto di vista delle comunità italiane che già ci vivono e delle relazioni sociali che è possibile intessere e coltivare, anche e soprattutto grazie a realtà come le Acli internazionali.

Sono 15 i circoli territoriali disseminati in Germania e decine gli sportelli di Patronato a supporto dei lavoratori italiani e non.

Il congresso, suddiviso in due momenti – un approfondimento sulla situazione dei lavoratori e gli aspetti etico-sociali del rapido sviluppo della cosiddetta Industria 4.0 e una riflessione sulle prospettive dell’Associazione in Germania – ha confermato l’eccellenza di Germania e Italia in due diversi ambiti dell’Industria 4.0.

Due eccellenze, quella tedesca e quella italiana, che spesso convergono nell’innovazione sociale e nel sostegno forte e determinato alle imprese e ai lavoratori. Per l’Industria 4.0 la Germania raggiunge il primato per il settore del trasferimento tecnologico, caratteristica fondamentale della nuova cultura imprenditoriale, che si fonda sul “passaggio” di uno strumento, ricerca, scoperta, da un settore di impresa a un altro, con grande movimentazione di professionisti ed esperti ricercatori, che possono intercettare nuove opportunità in settori ancora inesplorati.

D’altro canto, l’Italia è considerata dalla Commissione Europea e dai Paesi membri un esempio virtuoso di strumenti per il sostegno fiscale alle imprese: a partire dai cosiddetti “maxiammortamenti”, alle misure dedicate al credito di imposta. Rimane ancora lontana però l’elaborazione dei nuovi diritti per i lavoratori immersi nei processi industriali in cui l’automazione cambia i modelli di produzione, tema sul quale le Acli possono dare un grande contributo.