P.A.S.S. – Punti di Accesso al Sociale e alla Solidarietà

Avviso n. 2/2020 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. e S.M.I. – anno 2020 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dal 27 settembre 2021 parte, con le attività di progettazione esecutiva, il progetto P.A.S.S.

Dopo il difficile periodo che tutti abbiamo vissuto, e i cui effetti continuano e continueranno ancora a farsi sentire, c’è l’esigenza di porre in campo risposte concrete ed efficaci ai problemi sociali che la pandemia ha generato o aggravato. Impoverimento, smarrimento, difficoltà ad accedere alle misure di welfare e alle opportunità di promozione sociale, solitudine, mancanza di punti di riferimento sono purtroppo elementi caratterizzanti i fenomeni di esclusione sociale che si sono acuiti nel periodo pandemico e hanno generato forme più severe di marginalità.
Eppure, in questo contesto, si è anche assistito ad una capacità diffusa di far fronte all’emergenza Covid-19 attraverso l’attivazione di reti di aiuto, sia formali, sia spontanee: queste forme di solidarietà hanno fatto la differenza nei giorni più difficili, costituendo, a volte, l’unico sostegno per i più fragili ed esclusi.

Lavorare su queste reti, rafforzandole, integrandole e valorizzandone le peculiarità, è un passo importante per rendere sempre più resilienti e resistenti le nostre Comunità. Il progetto P.A.S.S. – Punti di Accesso al Sociale e alla Solidarietà – è stato elaborato da ACLI aps, assieme a ANCeSCAO aps, LEDHA aps, CTA aps e US ACLI, alla fine del periodo di lockdown, proprio con l’intento di capitalizzare le “lezioni” apprese in una fase straordinaria della vita del nostro Paese. P.A.S.S. intende sperimentare un’alleanza fra Enti del Terzo Settore per unire al meglio le forze e realizzare assieme un modello di accoglienza e assistenza basato su una società solidale e coesa, che non dimentica e non lascia indietro nessuno, e alla cui creazione, giovani, adulti e anziani possono collaborare.

P.A.S.S. intende pertanto partire proprio dalla realtà di fatto, emersa con forza nel periodo di crisi,per valorizzare e rendere maggiormente sinergiche le reti di solidarietà esistenti, con un intervento di rafforzamento della capacità di contatto fra “chi può aiutare” e “chi ha bisogno di aiuto”, passando per lo sviluppo della rete di segretariati sociali e dei presidi dei diritti, a iniziare dalle sedi dei proponenti stessi e allargandosi ad ulteriori reti formali e informali di solidarietà presenti nei territori di progetto.

P.A.S.S. intende offrire ai cittadini, in particolare a quelli appartenenti alle fasce svantaggiate, un sostegno il più possibile ampio, creando dei Punti di contatto che sappiano rispondere a varie esigenze espresse dalle famiglie in difficoltà, da persone con disabilità, da anziani e, in generale, da persone in condizioni di svantaggio economico e sociale. Nella prassi, molto spesso, si rivolgono agli Enti di Terzo Settore persone in situazioni di svantaggio di carattere multidimensionale e che necessitano di risposte diversificate: la collaborazione fra il partenariato proponente va proprio nella direzione di evitare alle persone più fragili di rivolgersi a varie strutture per poter beneficiare delle tutele, delle misure di welfare e delle opportunità che possono riguardarle. Attraverso l’accesso ad una sede P.A.S.S., la persona o la famiglia può ricevere, attraverso un unico presidio e con l’intermediazione di un operatore, le informazioni, l’orientamento, l’accompagnamento ai servizi che concernono varie esigenze.

Nell’ambito dei P.A.S.S., oltre al rafforzamento e sviluppo del ruolo dei segretariati sociali, saranno sperimentati alcuni interventi mirati per rafforzare capacità e competenze necessarie a fronteggiare crisi come quella attuale; interventi che definiremo di “capacitazione”. Esempi sono dei laboratori informatici per anziani per abilitarli all’uso delle tecnologie e consentirgli da casa di svolgere attività legate alla vita quotidiana; l’ingresso in circuiti relazionali propri del mondo associativo; attività autorganizzate fra famiglie per conciliare lavoro e cura dei propri cari, ecc.

P.A.S.S. è inoltre un intervento che tiene conto dell’esigenza di rafforzare, in questa fase delicata di vita del nostro Paese, i sistemi di welfare locali, senza sprechi di risorse e valorizzando l’esistente, offerto dal pubblico e dal privato sociale. P.A.S.S. intende rendere maggiormente visibili e fruibili le molte misure e opportunità che esistono già a favore dei beneficiari di progetto che, per varie motivazioni, necessitano di un aiuto materiale o di percorsi di inclusione sociale. Oggi i sistemi di welfare territoriale contano su diversificati attori e molte misure e iniziative: raccordare queste reti, leggerle in relazione all’evoluzione del concetto di “diritto”, alla sua esigibilità, e accompagnare tale azione con percorsi di inclusione sociale e di capacitazione, sperimentali propri del progetto, è la chiave con cui verrà sviluppato P.A.S.S.

P.A.S.S. prevede una durata di 18 mesi, arco temporale in cui si svilupperanno le seguenti attività:
– progettazione di dettaglio del modello di funzionamento operativo della rete P.A.S.S.;
– ricerca, con l’individuazione dei territori con elevati indici di fragilità per attivarvi i Punti P.A.S.S., e mappatura dei soggetti di Terzo Settore di tali territori;
– attivazione e sperimentazione dei Punti P.A.S.S.;
– networking per lo sviluppo dei P.A.S.S.;
– valutazione intervento.
Il progetto prevede di coinvolgere circa 8.000 cittadini beneficiari in 30 province italiane.

Territori di attuazione del progetto P.A.S.S.
Abruzzo (Pescara); Basilicata (Potenza); Calabria (Cosenza); Campania (Salerno, Caserta); Emilia-Romagna (Bologna, Rimini); Friuli Venezia Giulia (Trieste, Udine); Lazio (Viterbo, Roma); Liguria (Genova); Lombardia (Pavia, Varese); Marche (Pesaro Urbino, Fermo); Molise (Campobasso); Piemonte (Alessandria); Puglia (Brindisi, Bari); Sardegna (Nuoro); Sicilia (Enna, Catania); Toscana (Firenze); Trentino Alto Adige (Trento); Umbria (Terni, Perugia); Valle d’Aosta (Aosta); Veneto (Venezia, Padova)

Il partenariato
ACLI – ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI APS – nasce 75 anni fa come un organismo di tutela dei lavoratori. Ha, nel tempo, ampliato la propria mission alla tutela e promozione sociale delle persone fragili ed escluse e ha costruito una rete vasta e diffusa in tutta Italia di sedi e Circoli, ha promosso un sistema di imprese e ulteriori soggetti sociali che mirano a tutelare e promuovere le persone fragili titolari di diritti. Ha promosso il Patronato ACLI per garantire l’esigibilità dei diritti, ENAIP per garantire il diritto alla formazione, cerca di rispondere a nuove fragilità, ad esempio promuovendo e tutelando i lavoratori più fragili, come quelli impegnati nel lavoro di cura (Acli Colf), ecc. Da 15 anni il soggetto “famiglia”, anche con la rete dei Punto Acli Famiglia, costituisce un target privilegiato della propria azione sociale, soprattutto le famiglie in condizioni di svantaggio economico, sociale ed educativo.

ANCeSCAO – Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti APS – rappresenta una vasta rete di circa 1400 centri, nata con la mission di aiutare gli anziani a vincere la solitudine e l’emarginazione proprie della vecchiaia, causa dell’acceleramento e del decadimento psicofisico delle persone non più giovani. L’Associazione si propone di promuovere, a tutti i livelli, iniziative di difesa della pace, dell’ambiente e per una nuova qualità della vita. Opera per realizzare attività culturali, ricreative, artistiche, ginnastica di mantenimento, turismo, soggiorni, cure termali, coltivazioni orti e altre attività che possono favorire e consolidare la socializzazione degli anziani.

LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità APS – è un’associazione di promozione sociale che lavora per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, offrendo informazione, consulenza gratuita e assistenza legale. La missione di LEDHA è migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, rendendosi portavoce dei loro bisogni, dei desideri e delle istanze. Attiva da oltre 40 anni, ha una consolidata esperienza nel settore di intervento del progetto, attua inoltre campagne di comunicazione e sviluppa interventi progettuali per la realizzazione di servizi e iniziative per la tutela delle persone con disabilità, anche a fianco della pubblica amministrazione.

CTA – Centro Turistico Acli – opera da quasi 60 anni. Agli inizi degli anni ’90, il CTA APS si evolve in Associazione impegnata, sull’intero territorio nazionale, a gestire il turismo sociale come strumento di relazioni umane per tutti e non di mero servizio per il consumo di pochi.

US ACLI – Unione Sportiva Acli – persegue lo scopo di favorire, sostenere ed organizzare attività motorie, ludiche e sportive rivolte a soggetti di ogni età e di ogni condizione, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale.