Acli Rimini: la “Carovana dell’Animazione“ nelle Marche colpite dal sisma

Una rassegna di sette appuntamenti che dal 30 luglio al 5 agosto attraverserà alcuni comuni delle Marche colpite dal terremoto del 2016, eventi e laboratori di cinema dedicati a bambini e adolescenti.

Si chiama “Passo Uno” ed è la carovana del cinema d’animazione organizzata da Acli Arte e Spettacolo Rimini in collaborazione con Cartoon Club, Asifa Italia e con il contributo di Rai Ragazzi e del Centro Sperimentale di Cinematografia Piemonte.

Sette i comuni coinvolti: Monsampietro Morico, Caldarola, Amandola, San Severino Marche, Arquata del Tronto, Montegallo, Montefortino. In ogni località verranno organizzati laboratori di cinema che, guidati da giovani artisti e professionisti di Asifa Italia, insegneraino ai ragazzi tutte le fasi necessarie alla realizzazione di un cartone animato.

La rassegna prevede inoltre la proiezione di cortometraggi in animazione, realizzati da giovani autori italiani under 35.

A conclusione della rassegna, verrà realizzato, attraverso video e fotografia, un Docufilm che racconterà l’incontro dei giovani artisti con le comunità coinvolte e sarà una testimonianza delle attuali condizioni del territorio e della vita delle sue comunità, che tentano di riconquistare una loro normalità, anche grazie a queste iniziative.

L’obiettivo del progetto PASSO UNO è far conoscere alla popolazione, ma soprattutto ai bambini, giovani artisti che con l’animazione creano nuovi mondi e possibilità, stimolando così la creatività in chi ha vissuto un evento traumatico come il terremoto. “La creazione di mondi animati che nascono grazie alla creatività è un’idea che ben si sposa con l’idea di “rinascita” che le popolazioni delle zone devastate dal terremoto rincorrono. La creatività ha un ruolo importante per realtà sociali che devono ricostruirsi, e non ci riferiamo solo alla ricostruzione dei manufatti, ma soprattutto ai vissuti delle persone, alla possibilità di indicare strade e soluzioni innovative che consentano, soprattutto alle giovani generazioni, di ricominciare a sperare nel futuro e di trovare ragioni per non lasciare le proprie terre”, spiegano i promotori del progetto.