“Angelo, una storia vera”. Il rientro nella società dei giovani detenuti

Un progetto per portare i giovani detenuti fuori dal carcere e dentro la società, con benefici in termini economici, di sicurezza e civiltà. Si chiama “Angelo, una storia vera” e lo hanno lanciato a Roma, il 17 marzo, Alveare Cinema, Alveare per il Sociale e Rai.

In quest’occasione, presso l’aula magna dell’Istituto Galileo Galilei di Via Conte Verde 51, Alveare ha presentato il film “Angelo”, coprodotto con Rai Fiction e dedicato alla storia vera di un giovane ospite della comunità ministeriale di Lecce, sottoposto alla misura della “Messa alla prova”, un percorso di reinserimento nella società che in caso positivo si conclude con l’estinzione del reato.

Alveare, che per la finalità dell’iniziativa ha avuto il sostegno della Rai nel progetto “Angelo, una storia vera”, propone a istituzioni pubbliche e privati un progetto di formazione dei giovani che li accompagni durante il loro percorso giudiziario e successivamente nel mondo del lavoro, aiutandoli così ad inserirsi socialmente. Nello studio del progetto sono coinvolti magistrati, sociologi, psicologi, rappresentanti del mondo imprenditoriale e della scuola.
Per ora hanno già aderito al progetto di formazione e lavoro rappresentanti di Campus Etoile Academy, Salesiani per il Sociale, Istituto Galileo Galilei, Centro Provinciale Istruzione 1 per Adulti Roma CPIA. Un recupero completo dei giovani sottoposti a procedimento penale, che coinvolga tutte le parti sociali, oltre all’immenso valore etico e sociale è conveniente sotto il profilo economico e della sicurezza.

Alla presentazione di film e progetto sono stati presenti il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, la parlamentare europea Silvia Costa, Mauro Palma, presidente dell’Autorità Garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, Luca Milano, Vice Direttore di Rai Fiction, Rossano Boscolo, rettore della scuola di cucina Campus Etoile Academy di Tuscania, Francesca Perrini, direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Puglia, il presidente di Apulia Film Commission, Maurizio Sciarra, Raffaele Bracalenti dell’Iprs (Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali), il regista Luca Bianchini e il protagonista del film, Angelo O.

Alveare per il sociale chiede ai rappresentanti del Governo di sostenere il progetto e farlo entrare nella scuola pubblica italiana, e a società private ed associazioni di categoria di favorire quello che spesso è il primo inserimento nel mondo del lavoro per questi giovani.
Perché spiega Paolo Bianchini, fondatore di Alveare cinema e ideatore del progetto: “Quando a fine pena quel cancello si apre davanti al giovane, lui conosce una sola strada, quella che lo ha portato oltre quelle sbarre. Impediamo la recidività, accompagnandolo verso l’altra strada, quella della legalità”.