La presenza delle donne nelle ACLI costituisce una costante nella loro storia, fin dalle origini, tanto è vero che il primo congresso nazionale femminile delle ACLI si tenne già nel luglio del 1949.
A partire da questo evento le lotte femminili vengono dapprima rivolte alla diffusione della conoscenza dei diritti delle lavoratrici e poi, sempre di più, verso la richiesta di una parità di condizioni.
Le donne nel dopoguerra sono ancora massicciamente impegnate nel lavoro dei campi, anche quando sono censite solo come casalinghe, e significativamente presenti anche nelle fabbriche, specialmente nel settore tessile, nel commercio, nei servizi e nella scuola, soprattutto in quella primaria.
Anche a parità di mansione e di qualifica, ricevono una retribuzione inferiore rispetto agli uomini.
Per sottolineare la presenza delle donne acliste nel mondo del lavoro, nel Congresso nazionale del 1957 si passò significativamente dalla dicitura “Congresso femminile” a “Congresso delle lavoratrici”.
Importanti sono le lotte per la tutela del lavoro femminile degli anni Cinquanta e Sessanta.
Una conquista in tal senso è raggiunta con la legge n.903 del 1977 (“Legge Anselmi”), che sancisce la parità retributiva tra uomini e donne, anche se permangono forti impedimenti e discriminazioni nell’avanzamento di carriera.
Particolarmente innovativo e originale è, negli anni Sessanta, il ruolo delle ACLI per la tutela del lavoro e della dignità delle lavoratrici domestiche, che assumono anche la nuova denominazione di collaboratrici familiari, “Colf”, secondo il neologismo che nasce proprio in ambito aclista, a sanzione dell’acquisita crescita professionale e sociale di questa importante categoria di donne lavoratrici.
Nel 1994, in un contesto sociale e culturale in profonda evoluzione, il Coordinamento Donne ACLI realizza la Ricerca R.O.S.A., per affermare il valore e l’importanza del contributo femminile anche all’interno della cultura organizzativa delle ACLI.
L’impegno oggi come ieri è quello di battersi affinchè le donne siano cittadine a pieno diritto, sia riconosciuta la piena affermazione delle pari opportunità, sia valorizzata la differenza di genere.
In questi campi si riscontrano, infatti, gravissimi ritardi, come emerge dalla approfondita ricerca curata nel 2018 dal Coordinamento donne delle ACLI Valore Lavoro.
L’analisi si concentra sulla discriminazione nel mondo del lavoro che incontrano le giovani donne italiane, che sono state interpellate rispetto ad alcuni interrogativi: cosa significa confrontarsi con il mondo del lavoro? A quali compromessi sono chiamate? Come vivono la loro esperienza rispetto alle donne di altre generazioni?
A cura dell’Archivio storico delle ACLI
- Mozione del I Congresso Nazionale Femminile Acli – Assisi, 16-19/7/1949, in Azione Sociale n.27, 24 luglio 1949
- Mozione del IV Congresso Nazionale Lavoratrici Acli – Roma, 26-28/4/1957, in Azione Sociale n.18, 5 maggio 1957
- Rosa. Ricerca sulla cultura organizzativa delle Acli, Paola Piva, in Quaderni di Azione Sociale n.97, gennaio 1994 (Numero interamente dedicato alla Ricerca R.O.S.A. – Risorse Organizzative per lo Sviluppo Acli)
- Valore lavoro. Strategie e vissuti di donne nel mercato del lavoro – Brochure Coordinamento Nazionale Donne 2018
- Mozione del VI Congresso Nazionale Lavoratrici Acli – Roma, 17-19/3/1962, in Acli Lavoratrici n.4, aprile 1962
- Relazione di Maria Grazia Fasoli, Per una pedagogia della memoria. Trame e percorsi delle donne nelle Acli degli anni Novanta, al Seminario Nazionale di Roma, 11 giugno 1999, in Iter n.6, settembre 1999
- 8 marzo: una data ancora di senso? – Brochure Coordinamento Nazionale Donne 2016