Essere donna non vuol dire essere vittima

Essere liberi di andare, di vestirsi, di professare la religione che si vuole, di credere in ciò che si vuole ed oggi essere anche liberi di cambiare sesso. Tutto questo è frutto di un processo di crescita culturale che ha impiegato tanti anni a compiersi. Viaggiare è vivere, scoprire, crescere…come uomo, come donna, come individuo. 

Oggi che parliamo di identità digitale, di occhi nuovi grazie alle staminali, di missioni su Marte è assurdo pensare che delle donne possano essere condannate perché non sono state a casa.

Questo è quanto accaduto qualche giorno fa in seguito all’omicidio di due turiste argentine in Ecuador.

Forse dovremmo interrogarci un po’ di più sul reale stato di sviluppo della nostra società civile, non dando per scontato che vada di pari passo con i progressi scientifici e tecnologici. Noi siamo la società civile, noi siamo ciò che desideriamo.

Perché essere donna non vuol dire essere vittima.

 

 

 

http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/10/news/viaggio_sola-135194366/