Fermare lo spreco e promuovere esperienze di economia circolare, due priorità per le Acli

Lo spreco di cibo è un problema ormai riconosciuto ed ha assunto negli ultimi anni importanza a livello politico, economico e socio-sanitario. Secondo la FAO in Italia vale lo 0,88% del Pil: circa 15 miliardi di euro che, quantificati in chilogrammi, significano circa 6 milioni di tonnellate che finiscono nella spazzatura (fonte Politecnico di Milano).

“Numeri inaccettabili, soprattutto se confrontati con i dati sulla povertà e sul disagio sociale”, dichiara il responsabile nazionale del Progetto Eccedenze della Presidenza nazionale delle Acli Antonio Russo.

Inoltra attesta  Russo, secondo una ricerca Censis per Tuttofood, oltre due milioni di famiglie sono in condizioni di povertà alimentare, ovvero possono spendere per l’acquisto di generi alimentari risorse inferiori rispetto a una soglia standard accettabile. E si tratta di un numero che continua a crescere, anche nelle aree più benestanti del Paese, dove i nuovi poveri sono aumentati  del 57% negli ultimi 10 anni. Beni, ma anche risorse economiche ed ambientali quindi, sprecati inutilmente.”

“E’  necessario, afferma il Responsabile nazionale del Progetto Eccedenze che, a partire dalla esperienza del progetto Rebus delle Acli veronesi,  conta  oggi oramai in Italia oltre 25 presidi di raccolta e redistribuzione di eccedenze alimentari e farmaceutiche,  lavorare per superare gli squilibri distributivi e, come sottolineato nella Laudato Sì, “impegnarsi per sviluppare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti”, limitando l’uso di risorse non rinnovabili, moderando il consumo, riutilizzando e riciclando quanto possibile.”

 

L’occasione della giornata nazionale contro lo spreco, ci consente anche, conclude Russo, di lanciare il convegno nazionale  sulle eccedenze  in programma a Mantova il 28 e 29 febbraio prossimi dal titolo  : “Scarto, recupero, redistribuzione. Per una solidarietà circolare”. occasione nella quale sarà anche presentata la prima Ricerca Iref: “ Le reti di recupero e distribuzione delle eccedenze in Italia”.