Formazione ed economia green, un binomio per lo sviluppo

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“L’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale sono tra le competenze più richieste dalle imprese, subito dopo le cosiddette soft skill. Indicazioni da prendere in considerazione per tutti i giovani, sia per quelli che vogliono orientarsi verso il mondo green sia per coloro che vogliono costruire percorsi formativi e professionali coerenti con i fabbisogni espressi dalle imprese”. Con queste parole il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, è intervenuto alla presentazione del Manifesto di Assisi che ha raccolto le istituzioni, il mondo delle imprese, il terzo settore, i sindacati e i cittadini per rilanciare un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica.
Il tema dell’ambiente è e sarà una delle sfide su cui si giocherà il futuro del nostro paese e anche le Acli vogliono dare il loro contributo. Il primo strappo contenuto negli orientamenti congressuali riguarda la distanza tra economia e ambiente, una distanza figlia di un ‘epoca in cui si credeva che una buona pratica, più sostenibile e più attenta all’ambiente, non potesse essere anche un vantaggio economico. Gli ultimi studi dicono il contrario: il green è un’enorme opportunità per chi si affaccia oggi al mondo del lavoro e soprattutto per chi vi si affaccerà domani.
LO STRAPPO ECONOMIA VS AMBIENTE