Gino Strada, la sua radicalità al servizio della giustizia e della pace

Mentre i talebani si apprestano a riprendere Kabul arriva la triste notizia della morte di Gino Strada.
Le Acli esprimono il loro cordoglio ai familiari, a tutti i componenti di Emergency e a tutto il mondo della solidarietà internazionale. Ricordiamo Strada come strenuo e concreto lottatore della pace, difensore del ripudio della guerra con un’opera instancabile e rischiosa di solidarietà.
A vent’anni dalla scelta della guerra per fermare il terrorismo, i talebani sono ancora lì e anzi, altro terrorismo è sorto da quelle guerre. La via delle armi non ha contribuito alla stabilità, ma ci presenta oggi i tratti di quella “guerra globale a pezzi”, che spesso viene dimenticata.
Ecco perché oggi ricordiamo Gino Strada e la sua radicalità per la pace fondata su di un principio costituzionale, che non è un’utopia, ma una strategica, intelligente ed umana visione di futuro. Una radicalità testimoniata e agita stando negli scenari di guerra dalla parte delle vittime, salvando vite umane. È una lezione che, insieme all’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici indotti dal nostro sviluppo, faremmo bene a non mettere da parte.
Il nostro saluto e la nostra preghiera per il fondatore di Emergency di cui non dimentichiamo una lezione di solidarietà che chiedeva a gran voce, buttandosi in mezzo alle guerre, lottando sempre per la giustizia e la pace.