In occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori Migranti del 18 dicembre, le ACLI ribadiscono il proprio impegno a tutela dei diritti, della dignità e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori stranieri presenti in Italia.
Negli ultimi mesi, attraverso il lavoro quotidiano dei nostri servizi e dei nostri sportelli, abbiamo registrato le gravi criticità generate dal Decreto Flussi: ritardi significativi nelle procedure, truffe ai danni dei richiedenti, pratiche impossibili da completare, promesse di lavoro mai concretizzate e – soprattutto – l’emersione di migliaia di persone scivolate nell’irregolarità non per scelta, ma per le falle di un sistema che non riesce a garantire un incontro reale e trasparente tra domanda e offerta di lavoro.
Queste problematiche sono state più volte evidenziate dalle ACLI e dal Patronato Acli nelle audizioni parlamentari, incluso l’ultimo esame del disegno di legge di conversione del decreto n. 146/2025, con la richiesta di soluzioni correttive e di un ripensamento complessivo della legge quadro sull’immigrazione.
Accogliendo l’appello arrivato direttamente dai lavoratori stranieri partecipanti ai Flussi 2023/2024, e mobilitati in queste settimane in varie città italiane, chiediamo al Governo e alle istituzioni competenti di garantire un permesso di soggiorno per attesa occupazione per tutte le persone che, pur essendo entrate regolarmente in Italia, non hanno trovato il datore di lavoro che ne aveva fatto richiesta. Una possibilità già prevista dalla circolare n. 3836 del Ministero dell’Interno (20 agosto 2007) e oggi più che mai necessaria.
I numeri parlano chiaro: nel 2024 le domande presentate sono state 119.890, ma solo 9.331 si sono tradotte in un contratto di lavoro effettivo. Significa che oltre 110.000 persone sono rimaste intrappolate nelle pieghe del sistema, diventando di fatto invisibili e irregolari pur avendo seguito tutte le procedure previste.
Per queste ragioni, le ACLI aderiscono e promuovono l’appello al Governo affinché venga introdotto un permesso di soggiorno per attesa occupazione per tutte le persone penalizzate dal meccanismo dei Flussi. Si tratta di una misura semplice, immediata e necessaria, capace di restituire dignità a uomini e donne che hanno investito risorse ed energie nella speranza di costruire in Italia un percorso di vita regolare e sicuro.
A Roma, oggi 18 dicembre alle ore 16.30, parteciperemo al presidio promosso dalle diaspore (Bangladesh, India, Pakistan…) riunite in un comitato spontaneo, in piazza Capranica.
Il nostro impegno rimane quello di costruire condizioni di giustizia, trasparenza e tutela reale, affinché nessuno venga lasciato nell’ombra dell’irregolarità per cause indipendenti dalla propria volontà.
La Giornata internazionale dei lavoratori migranti sia per tutte e tutti l’occasione per riaffermare un principio essenziale: il lavoro è dignità. E la dignità va sempre difesa.










