Torino, a Utopica si parla di immigrazione e accoglienza

Superare i muri per creare una società accogliente. Questo il filo rosso che ha guidato le riflessioni e i momenti culturali della sedicesima edizione di Utopica, la manifestazione organizzata ogni due anni dalle Acli di Torino per riflettere sui temi “più caldi” dell’attualità. A ospitare questa edizione che si è svolta il 30 settembre e il 1 ottobre, è stata la Lavanderia a vapore di Collegno.

“L’immigrazione – ha sottolineato Roberto Santoro, presidente delle Acli torinesi – è un tema sul quale le Acli lavorano da anni per costruire una società accogliente, collaborativa in cui i nuovi cittadini possano costruire percorsi di scambio e integrazione nel nostro Paese”.

L’obiettivo della due giorni era quello di riflettere sul tema delle migrazioni, andare oltre gli atteggiamenti di chiusura, oltre le barriere costruite dalla paura e dalla scarsa conoscenza dei fenomeni. L’ignoranza è stato proprio il bersaglio del sociologo Maurizio Ambrosini, che ha preso di mira alcune delle falsità più diffuse sugli immigrati. Il tema delle migrazioni – è emerso durante il dibattito – è quello su cui oggi si misura la capacità di costruire comunità solidali, accoglienti, capaci di stare accanto agli ultimi.

Oltre alla tavola rotonda, i partecipanti hanno potuto conoscere il fenomeno migratorio anche dalla voce dei protagonisti: prima di tutto, la cantante etiope Saba Anglana, impegnata sui temi sociali e politici, quali l\’acqua come bene da salvaguardare, la pace e la convivenza tra i popoli. Lo spettacolo teatrale “Gli invisibili”, di e con Mohamed Ba, ripercorre il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere alla povertà.

\”Come ogni edizione di Utopica – ha aggiunto Roberto Santoro – promuovere la cultura come strumento di espressione libera, di denuncia sociale, di attivazione delle persone è una delle modalità attraverso la quale la nostra associazione oggi può ancora essere agente di cambiamento politico, sociale e culturale nei territori, soprattutto a vantaggio di chi è più fragile. Siamo molto soddisfatti di Utopica 2017 perché abbiamo raggiunto gli obbiettivi che ci eravamo posti. La sfida era duplice – ha aggiunto Santoro -:  affrontare il tema delle migrazioni utilizzando i linguaggi che ne valorizzassero la complessità e la centralità e farlo coinvolgendo il più possibile la cittadinanza.

La lectio magistralis del professor Ambrosini, l\’interessante tavola rotonda che ne è seguita con la partecipazione del Presidente Nazionale Roberto Rossini, l\’intenso e toccante monologo di Mohamed Ba, lo splendido concerto di Saba e le numerose iniziative della domenica hanno restituito ai numerosissimi partecipanti all\’iniziativa un\’immagine composita del tema delle migrazioni, ricca di dati di conoscenza, di spunti, di emozioni e riflessioni\”.