Liberazione, Rossini: “Occasione di crescita della coscienza democratica”

“La Festa della Liberazione ci ricordi le origini della nostra democrazia, fondata sul sacrificio dei molti che persero la vita per costruirla in Italia”. Lo dichiara Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, che poi aggiunge: “Dimenticare questo significherebbe perdere il senso di una ricorrenza che, invece, va custodita nella memoria collettiva e tramandata. La Resistenza – continua Rossini – è stata un momento fondante della nostra storia e costitutivo della nostra identità nazionale. Pertanto la Festa della Liberazione è un’importante occasione di crescita della nostra coscienza democratica.

Ma oggi non possiamo dimenticare – aggiunge il presidente delle Acli – che, oltre l’Italia di più di settant’anni fa, molti altri territori stanno vivendo altre resistenze per cercare nuove liberazioni. La condizione di questo mondo ci ricorda che libertà, giustizia sociale, pace e progresso restano gli unici solidi pilastri per la costruzione di una società moderna, fondata sul dialogo e sulla convivenza civile. Per questi popoli, e per non disperdere il lascito dei tanti italiani che si sono sacrificati per il nostro futuro, ricordiamo ciò che ci insegna il 25 aprile – conclude Rossini- ovvero che ogni resistenza può trasformarsi in liberazione, che ogni tirannia può trasformarsi in democrazia.