Patronato Acli: Paolo Ricotti è il nuovo Presidente. Nominata anche la nuova Presidenza e il Comitato Direttivo

Il 14 aprile la Direzione Nazionale Acli ha votato la nuova Presidenza del Patronato Acli e il nuovo Comitato Direttivo del Patronato Acli. Questa la composizione della Presidenza del Patronato Acli:

Paolo Ricotti, Presidente nazionale Patronato Acli, Michele Mariotto, Vice Presidente nazionale Patronato Acli, Filippo Diaco, Componente di Presidenza Patronato Acli, Domenico Sarno, Componente di Presidenza Patronato Acli, Massimo Tarasco, Componente di Presidenza Patronato Acli.

Il nuovo Comitato Direttivo del Patronato Acli invece è così composto:

Paolo Ricotti, Presidente nazionale Patronato Acli, Michele Mariotto, Vice Presidente nazionale Patronato Acli, Filippo Diaco, Componente di Presidenza Patronato Acli, Domenico Sarno, Componente di Presidenza Patronato Acli, Massimo Tarasco, Componente di Presidenza Patronato Acli, Maurizio Bergamini, Presidente Patronato Bergamo, Rosario Cavallo, Presidente Patronato Ragusa, Bruno Chiavari, Presidente ACLI Umbria, Gianni Cremonese, Presidente ACLI Padova, Kitty De Guelmi, Vicepresidente ACLI Bolzano, Marco Ferrero, Componente Comitato Patronato Venezia, Salvatore Floris, Presidente ACLI Nuoro, Giuseppe Mastrocinque, Presidente ACLI Taranto, Corrado Gregori, Presidente Patronato Piacenza, Paolo Lucilla,  Presidente Patronato Ancona, Luisa Manzoni, Presidente Patronato Lodi, Loris Marchisio, Vicepresidente Patronato Piemonte, Maurizio Paolucci, Presidente Patronato Lazio, Pier Carlo Pennacchini, Presidente Patronato Toscana, Filippo Pinzone, Vicepresidente Patronato Varese, Maria Chiara Prodi, Presidente ACLI Francia, Giuseppe Rauseo, Presidente ACLI Svizzera, Renato Causa, ACLI Genova, Simona Mazzilli, Presidente ACLI Teramo, Marina Montaldi, Presidente Collegio dei Revisori, Componente Collegio dei Revisori, Stefano Zambelli.

 

Il Patronato è presente in 22 stati (Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Francia, Germania, ITALIA, Lussemburgo, Marocco, Moldavia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti D’America, Sud Africa, Svizzera, Ucraina, Uruguay, Venezuela) con un’organizzazione ben ramificata.

Alla sede centrale di Roma, si affiancano 17 sedi regionali27 sedi di coordinamento all’estero e 563 uffici zonali e provinciali.

1.236 operatori specializzati2.603 promotori sociali volontari e 346 tra consulenti, medici e avvocati

 

Paolo Ricotti, il nuovo Presidente del Patronato Acli è nato a Milano nel 1972, partecipa alla vita associativa del proprio Circolo ACLI e dei Giovani delle ACLI già durante gli anni del Liceo Classico. Nel corso del percorso di studi che lo porta alla Laurea in Scienze Politiche, indirizzo Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, contribuisce a fondare e animare il progetto “Un Sorriso per la Bosnia” di sostegno ai profughi bosniaci in Slovenia, dando poi vita alla sede locale di IPSIA di Milano. Cooperatore internazionale e locale da più di 25 anni, con Don Gino Rigoldi ha dato vita all’Associazione Bambini in Romania, di cui è stato Direttore. Nella Presidenza delle ACLI Milanesi si occupa di Pace e Politiche Internazionali, prima di diventarne Amministratore Delegato e poi Vicepresidente.
“Oggi vogliamo ridare valore e vitalità al rapporto ACLI/Patronato a tutti i livelli, ma soprattutto sui territori: non si sostiene un servizio come il Patronato senza l’alimentazione di prossimità, di cura, di relazione che garantiscono le ACLI” ha dichiarato Paolo Ricotti a margine della nomina della nuova Presidenza “Allo stesso tempo le ACLI possono aprire una nuova stagione aggregativa puntando sull’accoglienza e la presa in carico dei bisogni delle persone che incontriamo con i servizi, quando la realtà ci entra dalla porta. Un altro obiettivo sarà quello di rendere stabili e coerenti le relazioni tra Patronato e CAF che non possono essere più percepite come due realtà lontane (e a volte in competizione) ma come due strumenti di una stessa strategia, senza perdere la specificità di ognuno ma anzi valorizzandone la complementarietà.”