Servizio Civile Universale con le Acli “Per non vivere d’istanti”

Inizia un nuovo ciclo di impegno per la nostra associazione nei confronti dei ragazzi che vorranno mettersi a disposizione della propria comunità partecipando al Servizio Civile Universale, esperienza straordinaria di difesa non armata della patria e promozione dei valori fondanti della Repubblica.

Entro lunedì 15 febbraio 2021, infatti, i ragazzi tra i 18 e i 28 anni di età potranno presentare la domanda per uno dei 56 progetti di impegno sociale, in Italia e nel mondo, promossi dalle ACLI nelle nuove modalità di progettazione del Servizio Civile Universale.

Una innovazione molto interessante e proficua che ha portato alla costruzione di un’azione sociale condivisa tra enti di servizio civile in un ambito di intervento specifico. Al netto delle complessità organizzative che appesantiscono il processo di progettazione, l’obiettivo è stato raggiunto e rappresenterà un salto di qualità molto rilevante per il SCU.

Un salto di qualità anche per la nostra azione associativa che oggi, grazie alle competenze maturate in questi anni, ha accompagnato circa 50 enti all’accreditamento all’Albo del Servizio Civile Universale e che, a partire da questo bando, ospiteranno gli operatori volontari sui propri progetti.

15 programmi a titolarità ACLI approvati e 5 Co-programmi presentati con altri Enti di Servizio Civile in cui le ACLI sono presenti con progetti finanziati, sono il risultato di un lavoro profondo, che si traduce in 683 ragazzi che animeranno 298 sedi di attuazione in tutta Italia e all’estero (Uganda, Sierra Leone, Senegal, Albania, Angola, Kenya e Bosnia Erzegovina).

Il Servizio Civile Universale è centrale nelle politiche di inclusione giovanile in Italia. Le ACLI hanno sostenuto in questi mesi la campagna promossa dalla rappresentanza dei ragazzi “CentoxCentoServizioCivile” per il finanziamento di tutti i progetti depositati dagli enti; la fase di lockdown che ha coinvolto il nostro Paese ha confermato quanto siano stati preziosi i giovani che,  nonostante le difficoltà oggettive nella lotta alla solitudine, hanno scelto di proseguire l’esperienza con gli strumenti digitali, fino alla piccola assistenza domiciliare con iniziative di solidarietà legate alla consegna della spesa, ad esempio.

L’ennesima dimostrazione che queste generazioni hanno solo bisogno di spazi e opportunità, poiché non è lo spirito quello che manca. Il SCU è l’opportunità che ti può cambiare la vita, che ti avvicina alle persone e alle comunità.

Un altro anno di servizio civile, un altro anno insieme “per non vivere d’istanti!”