“Via!” di Marco Raschiotti

Guardo alla mia sinistra la lunga fila a doppio senso di circolazione che procede sul muro a passo diformica, instancabili formiche percorrono i 20 metri che conducono dal giardino del pian terreno su fino all’attico delle rondini, il nido protetto dalla falda spiovente del tetto condominiale
Eh anche quest’anno sono tornate, le rondini, hanno viaggiato per centinaia di chilometri e volano libere al mattino alle otto davanti al mio balcone e poi mi danno appuntamento all’ora di cena.
Il calabrone arriva a cercare un posto tranquillo dove provare a costruire un riparo, ma in queste giornate il balcone è troppo frequentato dagli esseri umani. 
Le coccinelle, trascorso l’inverno raggruppate nell’angolo alto del locale caldaia, ora sentono la primavera svolazzando sulla tenda parasole; e in mezzo a loro la cimice...asiatica, mi ricorda il motivo per il quale sono qui a frequentare questo balcone, esposto a sudovest, regalandomi la visuale sull’arco montano delle Prealpi.
Le onde del WI-FI nutrono le connessioni dei vari dispositivi necessari per il cosiddetto “smartworking”, per le video-lezioni scolastiche, per le comunicazioni “social”. 
Onde che attraversano le porte, raggiungono ogni ambiente, dove si sono rifugiati gli abitanti dell’appartamento alla ricerca di uno spazio nel quale svolgere le proprie attività, senza essere troppo disturbati.
Sono le 18 è ora, si canta, il programma settimanale dei flashmob prevede per oggi…e poi ho visto il TG delle 20, e allora è passata la voglia.
Piove, sul balcone fa freddo, però viva la pioggia, ci voleva per i campi, per pulire le strade e l’aria, per lavarsi le mani, per pensare al domani.
E domani come sarà? A pensarci sarà bene che non sia come prima, ma migliore per tutti; il castello di carte è crollato in un attimo, molti sulla Terra lo sapevano già, lo vivevano da tempo, noi invece l’avevamo dimenticato.
Nei mercati finanziari si strilla, bisogna fare presto, è necessario ripartire, si perdono milioni di $ ogni giorno, ma a noi adesso interessano altri mercati, dove fare la spesa, e così si scoprono le relazioni tra i vari Paesi, incombono i concetti dell’autosufficienza, si rivalutano gli agricoltori e…si assumono i dottori.
Forza giovani, si aprono nuovi spazi, nuove opportunità, stavolta non serve aspettare; analizzate ciò che stiamo vivendo, guardate alle nuove esigenze, è lì che potrete costruire il vostro domani.
La bimbetta del piano di sopra si è svegliata, corre in soggiorno, i passi alternati alla sua vocina che dice: “via!”, non mi danno fastidio. 
Il profumo dell’erba appena tagliata arriva dal parco qui accanto; su resisti piccolina, presto il prato sarà tuo e potrai correre verso il futuro.