San Francesco Caracciolo – Patrono dei cuochi d’Italia

Un santo per ogni lavoratore: le Acli inaugurano una nuova rubrica dedicata ai protettori delle categorie professionali. Un appuntamento, dettato dal calendario, con la vita di uomini straordinari. Uno spazio che vuole mettere al centro il lavoro, i lavoratori e, soprattutto, la fede popolare.

 

San Francesco Caracciolo – Patrono dei cuochi d’Italia

Francesco, al secolo Ascanio, Caracciolo è stato un prete italiano, fondatore dell’ordine dei Chierici regolari minori o Caracciolini. È stato proclamato santo da papa Pio VII nel 1807.

Figlio di una nobile famiglia di Villa Maria (Na), mostrò sin dall’infanzia una certa inclinazione religiosa. A ventidue anni venne colpito da una malattia: promise di abbracciare lo stato ecclesiastico in caso di guarigione. Eesaudito, si trasferì a Napoli per adempiere al suo voto. Ordinato sacerdote, celebrò la sua prima messa nel 1587: si dedicò specialmente alla cura dei poveri e degli infermi.

Per errore gli fu recapitata erroneamente una lettera di Giovanni Agostino Adorno e Fabrizio Caracciolo che lo invitava a unirsi a loro per dare inizio a una nuova congregazione religiosa: lo scambio di persona venne ritenuto un segno della Provvidenza.

I tre si ritirarono nell’eremo dei Camaldoli di San Salvatore di Napoli, dove stesero la regola della futura congregazione dei Chierici Regolari Minori. La regola fu approvata il 1° luglio 1588 da papa Sisto V.

S. Francesco Caracciolo è compatrono di Napoli, patrono dei congressi eucaristici abruzzesi e dei cuochi d’Italia.