Acli Milano: Per una nuova generazione di “liberi e forti” nel segno di don Luigi Sturzo

Le Acli Milanesi in collaborazione con l’associazione “Persona e Comunità” nel centesimo anniversario dell’appello ai “Liberi e Forti” di don Luigi Sturzo, propongono un incontro con Padre Giacomo Costa, gesuita e direttore della rivista “Aggiornamenti Sociali”.
L’evento “Per una nuova generazione di liberi e forti”, che si terrà il 5 aprile a Milano presso l’Auditorium L.Clerici, inizierà con i saluti istituzionali di Paolo Petracca, presidente delle Acli Milanesi e sarà introdotto da Francesco Prina, vicepresidente di “Persona e Comunità”. Si entrerà nel vivo della discussione con la relazione di Padre Giacomo Costa, direttore della rivista “Aggiornamenti Sociali” cui seguirà l’intervento di Alberto Fossati, responsabile dell’Ufficio Studi delle Acli Milanesi e docente di diritto pubblico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore di un saggio sulla storia politica dei cattolici in Italia e sulle ipotesi di un nuovo partito di ispirazione cristiana.
Il dibattito sarà moderato dal presidente di “Persona e Comunità” Natalino Stringhini.
Compie dunque un secolo l’Appello ai liberi e forti, un testo che ha segnato profondamente la storia politica italiana del Novecento, redatto dalla commissione provvisoria del Partito Popolare Italiano il 18 gennaio 1919, al momento della fondazione del partito.
L’Appello rappresenta una pietra miliare della storia del Cristianesimo democratico italiano: scritto sotto l’ispirazione di don Sturzo contiene gli elementi fondamentali di quello che sarà poi definito popolarismo, una sorta di trasposizione in politica dei caratteri sociali ed etici della Dottrina sociale della Chiesa Cattolica.
Quel testo rappresenta solo il passato o “parla” al presente? La risposta ci arriva dal Cardinale Bassetti, presidente della CEI, il quale lo scorso maggio, nell’Introduzione alla 71ª Assemblea generale, proprio dopo aver citato l’Appello, affermava: «La storia della Chiesa italiana è stata una storia importante anche per la particolare sensibilità per l’aspetto politico dell’evangelizzazione […]. Dobbiamo esserne fieri, ma soprattutto è venuto il momento di interrogarci se siamo davvero eredi di quella nobile tradizione o se ci limitiamo soltanto a custodirla, come talvolta si rischia che avvenga perfino per il Vangelo».

Venerdì 5 aprile 2019, ore 18
Auditorium L. Clerici
Via della Signora 3, Milano