Acli Ravenna: Carabinieri, Linea Rosa e Acli contro la violenza sulle donne

“Consigli e informazioni per la vittima di violenza” è il convegno organizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con FAP e Circolo Acli Santo Stefano di Ravenna, rappresentati da Walter Raspa, Segretario Regionale Fap Acli Emilia Romagna, e Stefano Moschini, Presidente del circolo.
All’incontro hanno preso parte i Comandanti della Compagnia di Cervia-Milano Marittima e della stazione di Campiano e Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa Ravenna.
Una iniziativa importante in un periodo storico drammatico per le donne, vittime di violenza in Italia e in tutto il mondo, una violenza di cui le cronache sono purtroppo piene.
I numeri del femminicidio non sono certi ma sappiamo che nel 2017 la media è stata di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni in Italia le donne uccise sono state 1.740, e nel 71,9% dei casi si è trattato di omicidi in famiglia.
«Un momento di riflessione e approfondimento – ha dichiarato Walter Raspa – sul fenomeno delle violenze di genere nelle sue diverse forme, contenuti, modelli sociali e linguaggi, rivolto anche agli anziani nei luoghi case di riposo e nell’ambito familiare».
Durante l’incontro sono state presentate le attività di contrasto a questo grave tipo di reati, con particolare riferimento a quelle svolte dall’Arma dei Carabinieri e da Linea Rosa.
Sono stati delineati i riferimenti normativi, informazioni su come riconoscere la violenza di genere, a uso e consumo delle stesse donne ma anche di tutte le persone che sono loro vicine e che possono intercettare i primi sintomi di questo fenomeno.
Tante le persone presenti, interessate e coinvolte, che hanno dato vita ad un dibattito che ha consentito di trattare a fondo i tanti temi inerenti la violenza di genere.
L’appuntamento segue la presentazione del “Vademecum sulle violenze di genere”, realizzato dal Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna per riconoscere le vittime e aiutarle, perché spesso la paura o la sottovalutazione non permettono alle donne di denunciare immediatamente le violenze, cosa che nella maggior parte dei casi potrebbe salvar loro la vita.