Acli Trentine: appello per la liberazione della volontaria Silvia Romano, rapita in Kenya

C’è grande apprensione in tutta Italia per la vita di Silvia Romano, la giovane volontaria milanese rapita in Kenya il 21 novembre scorso.
Le Acli Trentine e la ong IPSIA – Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli sono vicine ai familiari della cooperante e seguono quotidianamente gli sviluppi della vicenda.
Per questo hanno deciso di dare un segno concreto e visibile della loro vicinanza e solidarietà collocando un grande pannello raffigurante Silvia fuori e dentro la sede provinciale delle Acli Trentine, il cui motto è “solidali e vicine!”. L’opera è dell’artista-vignettista Carlo Casaburi alias Charlie Comics.
Un modo per non dimenticarla e per chiederne con forza la liberazione.
«In Kenya, in Senegal, in Mozambico e nei Balcani ogni anno le Acli inviano sia d’estate che d’inverno decine di volontari attraverso il progetto Terre & Libertà. Progetto che ha vinto recentemente l’Ambrogino d’oro da parte del Comune di Milano. Non saranno certo questi episodi violenti a scoraggiare molti giovani che decidono di cogliere l’opportunità di andare oltre mare per conoscere e condividere con altri giovani un pezzo della propria vita», spiegano in una nota congiunta le Acli e IPSIA.
Tra coloro che hanno installato il pannello fuori dalla sede delle Acli provinciali a Trento, il presidente Luca Oliver, il presidente di Ipsia del Trentino Giuliano Rizzi e Pietro Scartezzini, coordinatore di un progetto triennale di scuola agraria ad Alito in Uganda.
Importante ricordare che sono tante le iniziative di cooperazione internazionale delle Acli in tutto il mondo. Si pensi ad Africa4Africa, che conta progetti in diversi Stati del continente africano. Si va da una scuola professionale in Mozambico alla riforestazione in Kenya sino ad un Patronato per i flussi di ritorno in Marocco ad un hotel per rifugiati in Mali, da un ospedale in Benin a una sartoria in Senegal. Tutti progetti monitorati da staff competenti che creano lavoro ed opportunità per i giovani locali ma anche per i nostri giovani, proprio come Silvia Romano.