L’appello della società civile: il TTF non va ridimensionato

In vista degli incontri avvenuti nei giorni scorsi, all’interno dell’Eurogruppo, dei Ministri delle Finanze dei 10 Paesi UE coinvolti nel negoziato sulla tassa europea sulle transazioni finanziarie (TTF), oltre 3500 organizzazioni della società civile, tra cui le ACLI, in rappresentanza di 125 milioni di cittadini europei, hanno indirizzato una lettera ai titolari dei dicasteri economici per chiedere di rispettare l’ambizioso accordo negoziale raggiunto alla fine del 2016, di riprendere, dopo due anni trascorsi senza sostanziali progressi, i lavori negoziali e di portarli a conclusione in tempi rapidi.
“La TTF è una delle misure necessarie ad inaugurare una più ampia riforma della finanza, – ha dichiarato Stefano Tassinari, vice Presidente delle ACLI – volta a mettere al centro una maggiore equità ed uno sviluppo realmente umano. Una piccola tassazione sugli scambi finanziari che inciderebbe solo su quelli che avvengono in frazioni di secondo divenendo così un deterrente a chi pensa all’economia come un fare soldi con i soldi. L’intesa produrrebbe, una volta estesa all’intera #UE grazie alla cooperazione rafforzata di dieci Paesi, un gettito di circa 40 miliardi da spendere per la lotta alla povertà, la cooperazione con i Paesi poveri e la lotta ai cambiamenti climatici”.
Il comunicato stampa completo