Eccediamo, il Festival del cibo giusto a Varese, Acli: “Insieme possiamo combattere la povertà alimentare”

Si è appena concluso “EcceDiamo. Il festival del cibo giusto per tutti”, organizzato dalle Acli nazionali in collaborazione con le Acli provinciali di Varese, che in questa seconda edizione ha fatto tappa a Varese, uno dei Comuni più impegnato nella lotta allo spreco alimentare. Il Festival mira a creare una coscienza nella società per cambiare paradigma e puntare davvero su un modello sostenibile, dove la ricerca del massimo profitto non sia l’unico motore di sviluppo.

A inaugurare queste due giornate è stata Carmela Tascone, presidente delle Acli provinciali di Varese: “Il recupero del cibo è un modo per rafforzare la sinergia tra le diverse realtà del territorio e creare nuova bellezza”. Nella mattinata di ieri i protagonisti sono stati i ragazzi di cinque scuole medie di Varese: dopo aver assistito al film d’animazione “Trash – La leggenda della piramide magica” e discusso con il regista Francesco Dafano, gli alunni hanno presentato i progetti realizzati con gli insegnati sullo spreco alimentare.

Il pomeriggio di ieri è stato dedicato al workshop di approfondimento sulla filiera del recupero, moderato da Martina Tommasi, referente Tavolo nazionale Eccedenza Acli. Hanno partecipato all’incontro Gabriele Sepio, avvocato tributarista che ha spiegato le opportunità che un “fisco buono” garantisce alle aziende che vogliono donare; Gianluca Bertoni di Altromercato e Emanuele Belloni che ha presentato la piattaforma Acli “The Avanzers”, pensata per fare rete e ricevere e smistare le donazioni.

Tanti gli amministratori locali che hanno condiviso con il pubblico la loro esperienza sul campo: Davide Galimberti, sindaco di Varese, Nicoletta San Martino, Assessore Economia Circolare Comune Di Varese e Italo Sandrini, Assessore al Terzo Settore del Comune di Verona; Giacomo Carta, vice sindaco del Comune di Elmas e Stefania Bonaldi, presidente di Ali Lombardia, la Lega delle Autonomie Locali.

Nella mattinata di oggi è intervenuta l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 116/2016: “Questa non è solo una legge per non buttare le eccedenze alimentari, ma per recuperare un senso di comunità. Nasce dalla relazione positiva tra profit e non profit. Il prodotto donato non è uno scarto: questa legge afferma che quel prodotto che perde valore commerciale può ritrovarlo nella rete solidale”.

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, ha commentato: “Mi piacerebbe che quello che abbiamo ascoltato in questo Festival diventi prassi. La nostra funzione è pedagogica prima che assistenziale. Ciascuno di noi è chiamato a cambiare il suo stile di vita. La cosa peggiore di questa crisi è sciuparla, come dice papa Francesco.  Oggi l’ascensore sociale non funziona più: se nasci in una famiglia povera, resti povero. Questa è una delle grandi ingiustizie di questo mondo. Sono in aumento anche le famiglie che si rivolgono a noi nonostante abbiano un impiego. Il lavoro ha smesso di essere un fattore di tutela”.

Le Acli, da diversi anni, si occupano di recupero e redistribuzione di eccedenze tramite l’attivazione di reti locali di solidarietà. Con il sostegno di enti e organizzazioni pubbliche e private, l’Associazione ha recuperato quest’anno più di 2 milioni di kg di generi alimentari che sarebbero finiti in discarica, per distribuirli a 318 mila persone. “Abbiamo appreso che ci sarà un ministero della sovranità alimentare, gli facciamo i nostri auguri e speriamo che ci sia questa attenzione verso le risorse del nostro pianeta che non sono infinite”, ha detto il vice presidente nazionale delle Acli Antonio Russo che ha guidato queste due giornate di Festival. “Oggi c’è un esercito di persone che non ce la fa a mangiare. La guerra e l’inflazione andranno a rafforzare le file di queste persone. Il 40% della popolazione mondiale non ha accesso ad una sana alimentazione. Abbiamo pensato questo evento puntando prima di tutto sulla dimensione culturale e per questo abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole. Abbiamo voluto anche aprirci alle amministrazioni comunali. Il lavoro da fare nei prossimi anni è quello di creare reti solidali e di co-progettazione. Vogliamo avviare una nuova stagione, lavorando con le amministrazioni e con gli enti del terzo settore. Le Acli si mettono a disposizione con la loro esperienza e con la piattaforma “The Avanzers”.