Si svolgerà a Varese il 21 e 22 ottobre la seconda edizione di “EcceDiamo. Il festival del cibo giusto per tutti”. L’evento itinerante, nato nell’ambito del progetto “The Avanzers”, è stato realizzato dalle Acli nazionali in collaborazione con le Acli provinciali di Varese e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Varese.
Il Festival rappresenta un importante appuntamento annuale di incontro, condivisione e scambio, nonché un luogo di sensibilizzazione ed educazione per la cittadinanza. L’evento prevede iniziative rivolte ai più giovani come le attività di animazione per i ragazzi delle scuole e il concerto del Riciclato Circo Musicale e incontri per gli addetti ai lavori sulla filiera del recupero, sulla piattaforma “The Avanzers” (uno strumento per facilitare la raccolta e distribuzione del cibo) e sulla coprogettazione e collaborazione fra Enti Locali, Terzo Settore e grande distribuzione.
Gli ultimi dati FAO mostrano che oltre 3 miliardi di persone, ovvero il 40% della popolazione sulla terra, non ha accesso ad un’alimentazione sana e nutriente. Dall’altra parte, secondo l’ultimo Food Waste Index Report, sono state sprecate in un anno 931 milioni di tonnellate di cibo. Secondo l’Istat anche in Italia esiste questo paradosso: le persone in povertà assoluta superano abbondantemente le 5,6 milioni di persone e l’indigenza alimentare non accenna a diminuire. Eppure, dopo un rallentamento dello spreco alimentare dovuto alla prima parte della pandemia, nel 2021, purtroppo, questo è aumentato del 15%: in media ogni cittadino residente nel nostro Paese ha buttato in pattumiera ben 31 kg di cibo.
Le Acli, da diversi anni, si occupano di recupero e redistribuzione di eccedenze tramite l’attivazione di reti locali di solidarietà. Con il sostegno di enti e organizzazioni pubbliche e private, l’Associazione ha recuperato quest’anno più di 2 milioni di kg di generi alimentari che sarebbero finiti in discarica, per distribuirli a 318 mila persone.
Con queste giornate di cultura, confronto, educazione e animazione, le Acli vogliono contribuire a costruire un modello alternativo di società in cui il paradosso “spreco/povertà” trovi un maggior equilibrio, fino ad essere cancellato.