Formazione e tutela al centro delle due giornate di incontro promosse dalle ACLI Colf

Si sono concluse ieri le due giornate di lavoro organizzate dalle ACLI Colf. Lo scorso 15 giugno, infatti, è stato realizzato presso CasAcli un momento formativo rivolto alle responsabili e ai responsabili dei coordinamenti territoriali ACLI Colf, con l’obiettivo di fornire gli strumenti indispensabili per coordinare l’attività dell’Associazione professionale sui territori.
L’incontro, moderato da Erica Mastrociani, consigliera di presidenza con delega alla formazione ACLI, ha previsto una prima sessione di carattere politico a cura della Segretaria nazionale ACLI Colf, Giamaica Puntillo; una seconda, legata alla comunicazione, affidata alla giornalista Antonella Pitrelli dell’Ufficio Comunicazione ACLI, e una terza, più specificatamente organizzativa, a cura di Alessandro Orofino (ACLI Colf).
Il giorno successivo, in concomitanza con la giornata internazionale del lavoro domestico, si è tenuto il convegno “Scoloriamo il lavoro nero. Una nuova legalità per il lavoro domestico”.
L’appuntamento, incentrato sul tema del lavoro nero, si è aperto con i saluti di Giamaica Puntillo e Lidia Borzì, Presidente delle ACLI provinciali di Roma.
Entrambe hanno sottolineato la centralità della formazione e l’esigenza di tutelare maggiormente il lavoro domestico e di cura.
A seguire gli interventi delle lavoratrici domestiche Simona Blanaru, ACLI Colf Cosenza, e Stefania Donninelli, ACLI Colf Latina, che hanno evidenziato le criticità della loro professione; la presentazione dell’indagine sul lavoro domestico in Italia, realizzata dalla Segreteria nazionale ACLI Colf e la relazione di Agnese Ranghelli, Responsabile del Coordinamento Donne, che ha rimarcato l’incidenza del lavoro sommerso sulle finanze dello Stato e la necessità di un incontro tra due soggetti fragili, le famiglie e i lavoratori.
È stata poi la volta della senatrice Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale, che ha rilanciato il bisogno di un maggior sostegno alle famiglie; dell’avvocato Francesco Sesti, docente di diritto civile presso l’Università di Tor Vergata di Roma, che ha proposto una camera di conciliazione intermedia tra datori di lavoro e colf/badanti e infine dell’esperto di lavoro formazione e politiche sociali Renato Gasperi, che ha illustrato la situazione del lavoro nero con particolare riferimento al Sud Italia, proponendo, tra l’altro, un registro per le assistenti familiari.
Il convegno si è concluso con l’intervento del Presidente nazionale delle ACLI, Roberto Rossini, che ha ricordato quanto il lavoro di cura sarà fondamentale – e insostituibile – anche nel prossimo futuro.[vc_media_grid element_width=”3″ gap=”3″ grid_id=”vc_gid:1560768435693-269ce21f-522b-2″ include=”39499,39500,39501,39503,39504,39505,39508,39509,39510,39512,39513,39514,39506,39507,39519″]