“In piedi” di Adele

In piedi, ore 5:00 am. 

Non ho quasi chiuso occhio stanotte. Un pensiero assillante mi tiene compagnia: “devo ricordarmi bene i passi della procedura…tutti i passi della procedura”. 

PASSO 1: ESEGUIRE IGIENE DELLE MANI CON SOLUZIONE ALCOLICA (…) 

Sono ormai passati circa 70 giorni da quando è iniziata questa situazione di isolamento…mi sembra ieri. Da quel giorno emozioni e stati d’animo hanno assunto sfumature variabili, tranne la percezione del tempo; quella no, è quasi sempre stata una costante: il tempo vola, in un attimo. Soltanto stanotte si è fermato: quando arriva l’alba?… 

PASSO 2: CONTROLLARE L’INTEGRITÀ DEI DISPOSITIVI ED INDOSSARE UN PRIMO PAIO DI GUANTI MONOUSO (…) 

Certo, inizialmente lo smart-working ed il resto della situazione sembravano, tutto sommato, avere dei lati positivi; pensavo “finalmente avrò più tempo per fare molte cose che adoro fareleggere, guardare film, cucinare e, soprattutto, dormire di più”… 

PASSO 3: INDOSSARE IL SOVRACAMICE MONOUSO (…) 

Dopo la prima settimana di ovattata realtà, confusa con banale tranquillità, sono arrivate le notti di insonnia, accompagnate nella mia mente dallo scorrere incessante delle informazioni sul COVID-19: n° di nuovi contagi, n° di guariti, n° di morti, R0… “devo riuscire a frenare i pensieri … a ridurre quest’ansia notturna…”. 

PASSO 4: INDOSSARE LA MASCHERINA (…) GLI ELASTICI NON DEVONO ESSERE INCROCIATI (…) 

Ho capito, finalmente, che dovevo attivarmi per uscire da questa condizione di impotenza. Così ho aderito ad una task-force organizzata dall’associazione animalista con la quale faccio volontariato, di solito durante i week end. Attualmente ci occupiamo, fra le altre cose, dei cani delle persone costrette in quarantena o ricoverate, accompagnandoli nelle loro passeggiate quotidiane…Il contatto con gli animali mi fa sentire bene! 

PASSO 5: POSIZIONARE GLI OCCHIALI DI PROTEZIONE, SOLO DOPO AVER INDOSSATO IL FACCIALE FILTRANTE (…) 

In questo periodo, in particolare, ho modo di riflettere sul senso profondo del volontariato, che svolgo da circa 15 anni in forme e con associazioni diverse. Oscillo, lentamente e costantemente, dalla convinzione che l’azione del volontario segua una motivazione meramente altruistica, alla certezza che questa soddisfi bisogni egoistici più o meno nascosti. 

PASSO 6: POSIZIONARE LA CUFFIA (…) 

Non è forse vero che, almeno in questo momento, rappresenta per me una modalità di risposta allo stress che mi permette di non provare impotenza di fronte a situazioni frustranti e che mi fa sentire bene grazie al rilascio di una certa dose di ormoni del benessere? …Sì, probabilmente è così… ma voglio fare di più. 

PASSO 7: INDOSSARE UN SECONDO PAIO DI GUANTI MONOUSO, ASSICURANDOSI CHE COPRANO IL POLSO (…) 

Ecco…sono pronta… un po’ accaldata.  

Spero di aver ricordato tutti i passi della procedura… 

La mia prima volta come volontaria al servizio di pre-triage in uno dei tanti ospedali della Capitale.  

Provo un misto di ansia ed eccitazione.  

Per un attimo mi sfiora il pensiero “altruismo o egoismo?” 

…ma in fondo, poi, che importanza ha?