Investing In Children: importante investire nei primi 1000 giorni dell’individuo. È tempo per un sindacato dei bambini

Nel corso della conferenza INVESTIRE NELL’INFANZIA, PRESENTE E FUTURO DEL NOSTRO PAESE, organizzata dalla rete Investing in Children Italia, oggi a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno partecipato istituzioni e preposte alle politiche a favore dell’infanzia.
Elena Bonetti, Ministra per le pari opportunità e la Famiglia ha dichiarato che “gli indici di impoverimento potenziali si stanno accreditando come elementi di prospettiva, il destino di impoverimento che non avremo modo di interrompere. Per questo è importante investire nei primi mille giorni, quelle zone grigie che non saranno più recuperabili, da un punto di vista cognitivo, materiale e di responsabilità. All’interno del piano nazionale che dovremo redigere ci sarà un focus su questi mille giorni. Il primo percorso è quello educativo, possibilità di scelte e di luoghi che siano interamente dedicati alle famiglie. Ai bambini è necessario affiancare una comunità educante per costruire una comunità relazionale importante. L’investimento con Anci di un milione di euro per tutelare il diritto allo studio è una delle iniziative che si affianca al family act. Il bando Educhiamo che destinerà 30 milioni di euro per promuove la progettazione educativa nell’ambito della liberazione di empawerment potrà dare risorse ai territori di generazione liberata”.

Roberto Rossini, Presidente nazionale ACLI, ha detto che “gli interessi e le aspettative dei bambini e degli adolescenti devono essere rappresentati ai tavoli decisionali. Le nostre reti devono,quindi, muoversi come se fossero il loro sindacato per garantire che l’opinione dei minori venga presa in considerazione e per orientare le politiche pubbliche al contrasto della povertà minorile e all’ allargamento delle opportunità educative, ludiche e di cura per tutti i minori. Le ACLI – ha ricordato Rossini – ritengono necessario e urgente, così come già esposto alla Ministra Bonetti, individuare in maniera puntuale i Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP) per i servizi a sostegno della genitorialità e delle famiglie, auspicando che l’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia (di recente ricostituzione) possa dare un contributo con l’attività di ricerca documentazione e monitoraggio ”. Rossini ha quindi rilanciato l’idea che ci sia un comune e concerto lavoro tra il Ministero degli Affari regionali, quello del Lavoro, quello della Famiglia e l’associazionismo per arrivare a ”un vero e proprio sistema di misure di contrasto alla povertà dei minori, rafforzando anche la rete dei servizi previsti dal Reddito di cittadinanza e all’aumento delle risorse che devono garantire ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali” proprio come previsto dalla c.d. Legge 0-6, ovvero il nuovo “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni”.

In conclusione Rossini ha esortato le Istituzioni ad introdurre una misura legislativa onnicomprensiva che stabilisca il diritto del minorenne ad essere ascoltato, per far sì che anche nel nostro Paese trovi piena attuazione l’art.12 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza.
Licia Ronzulli, Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza In Italia c’è bisogno di una rivoluzione copernicana. La scusa che non ci sono i soldi non regge più. Sarebbe già un passo in avnti non differenziare i fondi come è stato fatto nella legge di bilancio.
Brando Benifei, eurodeputato e capodelegazione del Partito Democratico, ha rilanciato il “fondo sociale plus, una proposta innovativa per rispondere all’emergenza umanitaria in Europa (25 milioni di bambini in Europa sono in condizioni di esclusione sociale): 5.9 miliardi di euro per la lotta alla povertà minorile. Siamo fiduciosi di arrivare a firmare un accordo adeguato che possa dare una spinta in più alla lotta contro povertà. La Commissione Europea ha colto l’importanza di questo tema. La garanzia dei bambini merita il doppio impegno, finanziario e politico.
Ivano Abbruzzi presidente di Fondazione L’Albero della Vita e portavoce di Investing in Children, ha sottolineato che “l’intento di questo momento di confronto è portare delle proposte in termini di approccio, all’interno di un contesto che si è già strutturato favorevolmente verso il grande tema dell’infanzia. Tuttavia c’è bisogno di seminare ancora molto” dichiara. “C’è un terzo settore italiano e europeo molto ricco di nozioni, know-how ed esperienze, ed è compito delle reti renderle fruibili alla politica, quando si tratta di prendere delle decisioni per le quali, la politica stessa, può non avere tutti gli elementi che servono”.
 

Gianluca Budano, portavoce Investing in Children e Consigliere di Presidenza Acli con delega alle Politiche Familiari, ha dichiarato: “è fondamentale rimettere i bambini al centro delle politiche del nostro Paese, focalizzando la massima attenzione sul futuro della nostra società, partendo dal colmare le innumerevoli disuguaglianze che questa fascia d’età patisce e prevenendo ogni condizione di disagio, dalla nascita alla crescita”.