Le Acli presenti il 21 dicembre al presidio davanti il Tribunale di Roma: verità e giustizia per Luca Attanasio e gli uomini della scorta

Luca Attanasio

“Chiediamo giustizia per Luca Attanasio e per gli uomini della scorta Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo. Il Governo ha ancora l’occasione di costituirsi parte civile, dando prova così di avere davvero a cuore un Servitore dello Stato e un grande sostenitore della promozione umana e della solidarietà tra i popoli.” Così il Presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, in una nota in vista della quinta ed ultima udienza preliminare del processo che vede imputati due funzionari del Programma Alimentare Mondiale per non aver riconosciuta un’adeguata protezione e scorta all’ambasciatore Luca Attanasio che, il 22 febbraio 2021, stava attraversando, per una missione, una zona del Congo considerata molto pericolosa.  “Se al processo il GUP riconoscerà l’immunità ai due imputati, come richiesto dagli avvocati di parte, il processo sarà archiviato con il rischio che non si sappia più nulla sull’omicidio di Luca Attanasio e gli uomini della scorta. Il cammino per la verità è un impegno concreto per tutti noi,  – ha concluso Manfredonia – soprattutto  in questo periodo dove si perpetuano violenze in varie parti del mondo, nascoste dalla voragine della guerra: nessun atto, nessuna violenza sarà mai dimenticata e la giustizia, presto o tardi, deve arrivare.”

L’associazione “Amici di Luca”, anche insieme alle Acli – in particolare attraverso il Circolo Acli di Limbiate (Milano) -, si è mobilitata in questi mesi con presidi e convegni per mantenere alta l’attenzione sul processo che deve accertare le responsabilità sull’attentato, che ancora oggi ha risvolti poco chiari.

“In questi tempi di assurde guerre che provocano morti e sofferenze immani e aumentano le divisioni tra i popoli – sostiene Pierangelo Milesi, delegato alla Pace delle Acli nazionali – abbiamo bisogno di persone come Luca Attanasio, che sappiano costruire ponti e creare le condizioni per la convivenza pacifica tra i popoli. L’ambasciatore Attanasio era un uomo di pace, che dedicava la sua vita a mettere in pratica dentro e fuori le istituzioni i valori di uguaglianza e giustizia in quelle parti del mondo dove quotidianamente sono negati. Per questo le Acli saranno presenti il 21 dicembre al presidio davanti al Tribunale di Roma in piazzale Clodio, per chiedere verità e giustizia e ribadisce la richiesta al Governo italiano di costituirsi parte civile al processo”.