La decisione del Governo israeliano di procedere all’occupazione della Striscia di Gaza rappresenta un passo di estrema gravità, assunto nonostante la contrarietà di gran parte dell’opinione pubblica e le perplessità degli stessi vertici militari.
A conferma di questa deriva, il ministro della difesa Katz ha annunciato l’approvazione del piano di attacco dell’esercito israeliano contro Gaza City. Secondo quanto dichiarato dal ministero all’agenzia AFP, sono stati inoltre approvati gli ordini di richiamo per circa 60mila riservisti, ritenuti necessari per portare a termine la missione.
Per la popolazione civile di Gaza ciò significherà sradicamento dalle proprie case, fame, morte.
Quasi certamente peggiorerà anche la condizione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas.
Questa escalation non apre alcuna prospettiva di futuro: porta soltanto a morte, distruzione, odio e nuove ferite destinate a segnare intere generazioni.
La pace e la giustizia restano l’unica via possibile.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le persone di coscienza e di buona volontà: uniamoci per fermare questa spirale disumana.










