Morte Laila, Acli: con PNRR investimenti su dispositivi di controllo da remoto e su corsi di sicurezza sul lavoro a scuola

Laila El Harim, 40 anni, una figlia di 4 anni, è l’ennesima vittima di una macchina, l’ennesima morte sul lavoro, di lavoro. In attesa delle indagini che dovranno chiarire l’accaduto, esprimiamo forte cordoglio e solidarietà alla sua bambina, al suo compagno e ai suoi cari ed esprimiamo profonda indignazione per un Paese che non riesce a fermare questa scia vergognosa di morti. In tempi in cui le auto si guidano da sole e la ricchezza di pochi consente a qualcuno anche le gite nello spazio, – afferma il Vicepresidente, Stefano Tassinari – non è veramente assurdo, oltre che tragico, che ogni macchinario non si blocchi in situazioni di pericolo?
Chiediamo, visti gli investimenti del PNRR che punteranno prioritariamente sulla digitalizzazione, che con rapidità si giunga a dispositivi per il controllo da remoto della sicurezza dei macchinari da parte delle autorità. Si tratterebbe di un investimento minimo che potrebbe salvare molte vite,  scoraggiando anche eventuali manomissioni degli impianti.
Inoltre,  per rendere meno vulnerabili e ricattabili lavoratrici e lavoratori, chiediamo anche che all’interno del capitolo dedicato alla scuola e alla formazione, si inserisca, effettivamente,  nelle materie scolastiche obbligatorie, un corso sulla sicurezza sul lavoro.
Inoltre serve interrogarsi sulla politica dei controlli sulla sicurezza. Non è un argomento che si può semplificare, ma di fronte a questi fatti ci si chiede se non ci sia una strada per una loro organizzazione più agile ed efficace, partendo anche da forme più puntuali di analisi e utilizzo dei dati.
Infine, certo la concorrenza con fornitori privi di regole non aiuta nessuno e non può fungere, neanche minimamente, da scusante: occorre che diritti e tutele delle persone, tutte, si traducano in norme cogenti a livello almeno europeo.

Non possiamo infatti negare che sovente le vittime di questi mesi e degli ultimi anni sono anche vittime di un’economia giocata spesso sul massimo ribasso dei prezzi, una pratica oggi spesso adottata anche dalle Pubbliche Amministrazioni, che trasforma sempre più le persone in macchine.