D: Ho 50 anni e sono un lavoratore in ambito agricolo. A causa di un incidente sul lavoro ho subito un danno fisico permanente del 30%. Quale indennizzo mi spetta?
R: A dicembre 2020 il Ministero del lavoro ha comunicato le nuove retribuzioni per il calcolo delle prestazioni Inail nei casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale.
I parametri aggiornati, in vigore dal 1° luglio 2020, sono frutto della rivalutazione che l’istituto compie annualmente in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo fornite dall’Istat, che per il 2020 è pari allo 0.5%.
I danni fisici permanenti conseguenza di infortuni o malattie professionali vengono risarciti dall’Inail laddove sia riconosciuta una percentuale superiore al 5%. Al di sopra di tale percentuale sono due le modalità di calcolo: per le menomazioni tra il 6% e il 15% è riconosciuto un indennizzo in unica soluzione.
Per le menomazioni a partire dal 16%, in cui rientra il suo caso, è prevista la costituzione di una rendita a pagamento mensile che indennizza sia il danno biologico, ovvero il danno alla salute, sia quello patrimoniale, cioè la capacità di produrre reddito lavorativo.
La rendita è quindi costituita dalla somma di due quote distinte. La prima è determinata in base ad un’ulteriore tabella nella quale a ogni percentuale di danno corrisponde un determinato importo annuo. Nella seconda, relativa al danno patrimoniale, assume rilievo la retribuzione del lavoratore e questa è stata oggetto di rivalutazione a partire dal 1° luglio 2020 nella misura dello 0,5%. Ricordiamo che la rivalutazione decorre dal 1° luglio di ogni anno fino al 30 giugno dell’anno successivo.
Il calcolo della rendita è comunque vincolato a dei minimali e dei massimali stabiliti dalla normativa di legge a cui viene ricondotta la retribuzione percepita dal lavoratore nell’anno precedente l’evento assicurato. Le consigliamo di rivolgersi agli sportelli del Patronato ACLI per tutte le informazioni e il supporto necessari per verificare la correttezza degli importi assegnati.
