Acli Giovani: al via il progetto realizzato con l‘Agenzia Nazionale per i Giovani

Due giorni intensi di incontri, formazione, approfondimenti, presso la sede nazionale delle Acli a Roma. È iniziata con grande entusiasmo, il 6 e il 7 settembre, l’avventura dei giovani selezionati per il progetto “Stranieri in terra aliena. Giovani e la comunità“, promosso dalle ACLI Nazionali e dai Giovani delle ACLI, realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dall’ Agenzia Nazionale per i Giovani con il bando “Cosa vuoi fare da Giovane? Il tuo futuro parte adesso”. L’ANG è l’ istituzione governativa che si occupa della gestione in Italia del capitolo Gioventù del programma Europeo Erasmus+.

Durante le due giornate, diciannove giovani dai 18 ai 30 anni, si sono riuniti in un percorso di formazione innovativo, volto alla promozione del talento e della creatività individuale, finalizzato a favorire l‘inclusione di giovani in situazione di disagio sociale ed economico ed a promuovere l’innovazione sociale, mediante azioni dirette di comunicazione volte a contrastare il disagio giovanile.

Il primo appuntamento, tenuto dal dottor Daniele Fappiano, è stato diviso in due giorni di incontri teorici e pratici, in cui si sono svolti lavori di sperimentazione interattiva tra i ragazzi, impegnati principalmente nella progettazione e co-progettazione.

“Il progetto Stranieri in terra aliena: i giovani e la comunità” – afferma Giacomo Carta, coordinatore nazionale dei Giovani delle Acli – si pone principalmente l’obiettivo di contrastare il fenomeno del disagio giovanile e al contempo formare dei giovani, sulla progettazione e co-progettazione.
Al termine del progetto i nostri giovani avranno aumentato il loro bagaglio di competenze e le sedi dalle quali provengono avranno delle figure pronte ad utilizzare un metodo di lavoro che coinvolge direttamente il target del progetto, in questo caso i ragazzi che quotidianamente vivono una qualche forma di disagio giovanile.
Nel primo incontro è stato bello vedere un gruppo di giovani provenienti da diverse parti di Italia (16 territori coinvolti) interagire e apprendere un metodo di lavoro condiviso che verrà poi applicato, tra settembre ed ottobre, sul proprio territorio di appartenenza. Ora i ragazzi hanno il compito di sperimentare il metodo di lavoro condiviso direttamente sul proprio territorio, creando una rete con altri partner (enti ed associazioni locali) e coinvolgendo coloro che sono il target del progetto, analizzando insieme il contesto, facendo un’analisi dei bisogni e creando delle proposte operative”.

È sempre una grande responsabilità prendersi cura della formazione dei giovani – spiega Giovanni Bunoni, vicecoordinatore dei Giovani delle Acli – ma sono sicuro che attraverso i mezzi messi a disposizione da questo magnifico progetto ed attraverso la generativitá che questi produrranno, i frutti non tarderanno a mostrarsi“. Il prossimo incontro si terrà a Roma, il 17 e il 18 ottobre, sempre presso la sede nazionale delle Acli.
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