Approvato, e non rimandato, il correttivo alla riforma del Terzo settore

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al Codice del Terzo settore (ovvero al decreto legislativo 117 del 2017).

Tra le modifiche il comunicato stampa di Palazzo Chigi menziona la proroga da 18 a 24 mesi del termine per adeguarsi alla gran parte delle nuove norme e per cambiare gli statuti degli enti di Terzo settore. Pertanto il nuovo termine è fissato per il 2 agosto 2019.

Per poter valutare le correzioni apportate dovremo aspettare la pubblicazione del testo, come del resto dovremo fare per il correttivo al decreto legislativo sull’Impresa sociale (ovvero al decreto legislativo 112 del 2017), approvato il 17 luglio scorso, ma non ancora pubblicato.

Positivo che si sia voluto approvarlo prima della scadenza, come abbiamo chiesto con un appello lanciato come Forum del Terzo settore e che si siano prolungati i tempi per adeguarsi e cambiare gli statuti.

Riteniamo importante che la riforma non resti un cantiere aperto, ma si proceda nella definizione di aspetti che sono da chiarire e nella definizione dei 36 atti previsti (prima di tutto quello sulle attività diverse – art. 6).

Auspichiamo quindi che siano state prese in dovuta considerazione le proposte fatte come Forum, approfondite e avanzate coinvolgendo la gran parte del mondo del Terzo settore, e che ne esca un quadro definitivamente chiaro in materia fiscale e non solo, consentendo così a 300mila organizzazioni, molte delle quali di piccole dimensioni, di poter impostare il proprio futuro.

 

Stefano Tassinari
Vicepresidente nazionale ACLI